Pasta e cose verdi

Buona nuova settimana girasoli! Vi ricordate quel periodo in cui ho provato a postare una ricetta ogni lunedì? Perché poi ho smesso? Perché sono pigra e incostante forse, mi pare la motivazione più plausibile... Va beh, comunque mi è venuto in mente perché oggi abbiamo mangiato una pasta così bella che non ho potuto non fotografarla, e così buona che mi son detta "quasi quasi la condivido".
Una delle innumerevoli ragioni per cui adoro la primavera è data dai suoi frutti: tutte quelle deliziose primizie come le zucchine chiare, come i piselli e le fave, come l'ortica e tutto il seguito di foglioline e fogliolone, spontanee o coltivate che siano. Se ci fate caso, la maggior parte di quel che passa la terra in questa stagione è verde, sui banchi del mercato si vedono quasi solo innumerevoli sfumature di verde e mi chiedo se la terra le offra ora per permetterci di fare un po' di "pulizie di primavera" anche nel nostro corpo, visto che gran parte di questi alimenti ne hanno la capacità. Ad ogni modo, dicevo, a me i prodotti di questa stagione piacciono assai, così assai che, per esempio, due martedì fa ho visto e comprato le prime fave ed ero così ansiosa di mangiarle che non sono mai arrivate a casa, anzi non sono nemmeno uscite dal mercato, sono finite sgranocchiate in condivisione per accompagnare la birra che abbiamo bevuto una volta finita la spesa :D A casa mia le fave si sono sempre mangiate crude, e forse continua a essere il modo in cui preferisco mangiarle, ma siccome mi piace anche sperimentarmi, oggi, dopo averle pazientemente ricomprate la settimana scorsa e costrette ad arrivare a casa, le ho cucinate e ci ho condito le cosiddette (almeno dalle mie parti) "làine", che altro non sono che delle tagliatelle vegane, che si usano mangiare con i fagioli o con i ceci e per le quali io vado matta. 
Per fare le làine non ci vuole altro che della farina (io qui ho usato metà farina 2 e metà integrale di farro), un pizzico di sale e acqua quanto basta a formare un panetto morbido, che si stende poi in una sfoglia non troppo sottile da cui si ricavano delle tagliatelle, anzi delle làine :)
Per il condimento invece mi sono un po' documentata sulla "gestione" delle fave e pare che tutti tirino via il tegumento intorno al seme, che io invece da crudo mangio. Per non rischiare ho seguito la massa, e così le ho sgranate (lavorino zen che mi rilassa un sacco) e poi le ho passate 10 minuti in acqua bollente, cosicchè dopo si sono sgusciate in un attimo.
Nel frattempo, presa dalla voglia di mescolare i vari verdi, ho messo in padella, con un po' di olio e un goccio d'acqua, un cipollotto fresco con tutta la sua parte verde e, un po' dopo, un paio di zucchine piccole. Ho aggiunto le fave che erano praticamente cotte e le ho tenute giusto il tempo di fare amicizia con gli altri ospiti della padella. Nel frattempo ho messo sull'altro fornello l'acqua per la pasta, quando bolliva ci ho spruzzato qualche goccia di limone perché le laine non si attaccassero tra loro e le ho calate. Tempo 3 o 4 minuti ed erano cotte, le ho trasferite in padella, ho aggiunto dell'origano fresco che quest'anno è in forma superlativa, e ce le siamo a dir poco divorate :) 
E voi le cucinate le fave? Come le cucinate? Lo tenete o lo levate 'sto tegumento? In attesa dei vostri consigli, vi auguro una splendida settimana!

Commenti

  1. Deliziosa questa pasta... non sapevo che avesse un nome proprio la versione delle tagliatelle senza uova! Anch'io adoro tutte le tonalità di verde di questo periodo e anche le fave che mi piacciono sia crude, le aggiungo anche all'insalata, che cotte. Io tolgo il tegumento però uso la buccia tagliata a pezzetti e saltata (tolgo solo il picciolo e il filamento più duro sul bordo) aggiungendola a zuppe o ad altre verdure in spadellate.
    PS: anch'io un tempo riuscivo a pubblicare una ricetta ogni lunedì... ormai son brava se pubblico una ricetta al mese...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh il nome è dialettale, con i fagioli o i ceci sono un piatto tradizionale di alcune regioni del sud, e se ci pensi in effetti tanta vecchia cucina contadina è vegana. Sapevo in effetti che si usano i baccelli ma non mi sono mai cimentata, proverò :) Come proverò a ricominciare con le ricette del lunedì!

      Elimina
  2. La pasta mette appetito, le fave qui da noi si usano poco e solo da qualche tempo si trovano al mercato a primavera perciò non ho grandi suggerimenti sul loro utilizzo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quindi sono un legume più del sud che del nord dici..In effetti il merito del purè di fave con la cicoria ripassata ce l'hanno i pugliesi!

      Elimina
  3. Risposte
    1. Ma infatti, quando penso ai colori brillanti e vivaci di verdure e ortaggi, mi chiedo perché non attirino i bambini, compresa me bambina, ma niente, non mi ricordo perché preferissi il marrone delle polpette fritte :D

      Elimina
  4. Wow!!! "Cose verdi" è bellissimo!
    Io, in verità, preferisco i piselli alle fave, ma entrambi li mangio crudi. Proprio come te. Poi, ho la fortuna di avere un nonno contadino che me ne porta, ogni anno, di biologici.
    Con tutto il rispetto, ma altro che mercato...
    Senti il vero sapore della fava e del pisello.
    Oh my God.. Non sembrerà un doppio senso? Ahahaha
    Complimenti per la ricetta, semplice e carinissima. La proverò.
    Passa a trovarmi sul mio blog, se ti va.
    Buona giornata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Claudia, benvenuta! Anche io adoro i piselli crudi, ma sono legumi decisamente più indigesti delle fave da mangiare crudi, quindi me ne concedo un po' appena li compro e il resto finisce sul fornello ;) Sei fortunata ad avere un nonno contadino, ma fidati che la differenza tra le verdure di tuo nonno e quelle di Giuseppe sta solo nel fatto che io le pago e tu no :D Ho la fortuna di andare a fare la spesa qui https://dovegirailsole.blogspot.it/2012/10/colori-e-pensieri-dautunno-il-mercato.html :)
      Passo a farti visita quanto prima, intanto buona giornata a te!

      Elimina
    2. Ahah
      Scusa se è poco. Sai quanto risparmio?! 😜
      Hai ragione, però, sono indigesti.. Ma non bevo caffè, non fumo, almeno i piselli potrò concedermeli?
      Uffà, dovrei trovare un sinonimo. La cosa inizia a farsi imbarazzante.... 😂😂

      Elimina
    3. Per me puoi concederti tutto quello che vuoi, sono per la massima libertà :D Pensa che io il caffè lo bevo e fumo anche, ché come dice il mio amico dottore "i fattori di rischio sono fondamentalmente 5, l'importante è non praticarli tutti!" E insomma, va bene curarsi della propria vita, ma anche godersela è fondamentale!

      Elimina
  5. Vero che in questo periodo ci sono molte verdure verdi (con il sole dell'estate arriveranno quelle rosse, come i pomodori, certi peperoni e peperoncini), anche noi in settimana abbiamo fatto un riso con zucchine e delle tagliatelle con piselli (tutta robba presa al negozio bio, le nostre zucchine nasceranno tra un po', i piselli nell'orto stentano, ne abbiamo giusto 2 piantine ...). Per quanto riguarda le fave, confermo che si usano pochissimo qui al nord, infatti l'ho mangiate solo una volta, e solo dopo aver conosciuto Elle (io sapevo a malapena riconoscerle).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche qui da noi i piselli vanno pianino, le zucchine danno sempre molta più soddisfazione :)

      Elimina
  6. Slurp!

    Solitamente le mangio crude con il formaggio.

    RispondiElimina

Posta un commento

Grazie per essere passato a dire la tua :)

Post popolari in questo blog

I semi di glicine: una bomba di felicità!

Torta di mele senza latte e senza uova

Polpettine vegane di quinoa e zucchine