Mare chiuso

Ci sono certi pensieri che non passano. Mi succede da quando ero piccola, quando mi capitava di ascoltare una brutta notizia anche per caso, o di sapere di qualcuno a cui era successo qualcosa di brutto. Magari ne parlavo con qualche adulto, mi spiegava, mi consolava, poi mi distraeva e via verso nuove ed esilaranti avventure! E invece no, a me rimaneva il chiodo fisso, un pensiero latente, per ore, per giorni, quel qualcosa che non mi torna, che non è giusto, quell'intuizione che il mondo non è sempre bello, che gli uomini possono essere cattivissimi, e il sincero sbigottimento davanti a questa scoperta. Così mi sta succedendo per la morte di tutte quelle persone in mare. Non passa. Mi fa ancora troppa rabbia e infinita tristezza. E quindi, perdonatemi, ci ritorno. Segnalandovi il trailer del documentario prodotto da ZaLab per la regia di Andrea Segre, di cui vi avevo segnalato un bello e lucidissimo articolo qui. Che vuol dire "respingimento" (che brutta parola in termini di umanità!)? Cosa succede a persone che sono scappate dall'Eritrea militarizzata, che sono riuscite a scampare alle torture in Libia, che si sono avventurate nel Mediterraneo, che hanno visto finalmente navi italiane andar loro incontro per poi scoprire che venivano solo a prenderle per consegnarle ai toturatori cui erano riuscite a sfuggire?  Il trailer del documentario dice già tanto, il DVD è ordinabile dal sito di ZaLab, io l'ho appena fatto, perchè voglio approfondire. E perché credo di star dando i miei 13 euro a persone che li meritano tutti.


Commenti

  1. Non riesco a guardare queste cose. Il trailer già mi mette in una condizione di... come dire... tristezza.
    Forse addirittura preferirei non sapere... che vigliacco, eh?

    Moz-

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    1. Eh, un po' sì caro Moz, d'altronde è l'indifferenza la peggior minaccia per queste persone, più ancora dei governi stronzi. Però apprezzo la tua onestà, non è da tutti.

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  2. Grande, invece bisogna vedere ed essere informati, brava dopo mi guardo tutto con calma, Segre lo conosco, ha sempre fatto cose bellissime. Sono indignato, e litigo con chi, colleghi ecc. sbraita contro chi viene in cerca d'aiuto senza sapere un cazzo ...l'informazione è l'unica arma che abbiamo, con i nostri blog possiamo molto.

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    1. Verissimo Alli, e quel po' che possiamo fare abbiamo assolutamente il dovere di farlo. Io Segre invece non lo conoscevo prima di imbattermi nell'articolo che cito nel post, e non conoscevo nemmeno ZaLab, e devo dire che è stata decisamente una piacevole scoperta!

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  3. Grazie Cri, appena arrivo in Italia lo ordino. Sono d'accordo, è importante sapere.

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  4. e io sono sempre stata così come te, sempr elì col chiodo fisso, finchè la luce non cancella i dubbi, allora posso andare avanti..
    Ma forse di dubbi non ne ho più su questa Italia (e sonoa nche stufa di chimarla Paese, perchè tutto vogliono fare del bene al paese ma non si è mai capito di quale paese parlano o pèarlavano)..
    Siamo alla sbando in terra ferma, è questa la nostra fortuna, avere la terra sotto i piedi, non il mare, non avere nessuno da dover scappare se non la nostra coscienza.
    Se così non fosse saremmo capaci di accoglierli tutti, e poi...cercare di risolvere il risolvibile...

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  5. e..quanti errori ho fatto,hem...
    passo a cavallo di un raggio di sole..
    anch'io avevo Iridella e quanti problemi in meno avevo io, avevamo un po' tutti..
    sembrava tutto più bello e invece i danni sono iniziati lì, dagli anni 80...

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  6. credo che molti, compreso quelli che devono decidere, preferiscono non sapere preferiscono girarsi (compresa l'Europa e gli Stati Uniti molte volte causa di esodi) così come molti italiani che hanno solo parole di odio confondendo persone che chiedono aiuto con criminali

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