Buycottiamo!

Io non ho uno smartphone, è già tanto che io abbia un telefono touchscreen, e finchè funziona, non ho nessuna fretta di poter controllare sempre in tempo reale la mail, di poter "uozzappare" invece di mandare sms (ho tanti di quegli sms da consumare ogni mese per pochi euro che non riesco mai a finirli), di poter usare "line" per le chiamate (stesso discorso degli sms). Insomma non butto e sostiutisco gli oggetti se non me ne danno motivo, e un telefono è sempre un telefono, che ti faccia o meno il caffè. Ma non per questo demonizzo i cellulari di nuova generazione. O forse un po' sì. In realtà forse demonizzo solo tutti quei giochini del piffero e solo per un motivo: avete notato quante persone si fanno interi viaggi in treno giocando al telefonino? Beh, magari fino a ieri si sarebbero portate un libro per farsi passare il viaggio, o avrebbero comprato il giornale in stazione. Ecco, credo che le persone leggano ancora meno perchè ora possono farsi passare un viaggio mettendo in fila palline per colore o facendo il crucipuzzle al telefono.
Però.
Però poi ti senti rispondere dai possessori e sostenitori dello smartphone che ci sono taaaaante applicazioni utili, che ti risolvono la vita, che ti fanno risparmiare, ti fanno perdere meno tempo, etc. etc. Forse non hanno tutti i torti. Un'applicazione interessante l'ho trovata, si chiama Buycott. E questa sì che, posso dirlo, è un'applicazione utile!
In teoria, tu vai al supermercato, prendi in mano un prodotto e ti chiedi: "ma conterrà sostanze dannose? avranno sfruttato manodopera per confezionarlo? avranno avuto rispetto per l'ambiente durante il processo di fabbricazione? sarà mica un'azienda che si chiama Tizia ma che poi è in realtà di proprietà di quell'altra grande e deprecabile azienda che si chiama Caia?" ; ecco, sempre in teoria, tu scansioni con il tuo smartphone il barcode del prodotto in questione e ne conosci, come si suol dire, vita morte e miracoli.
Poi va beh, pare ci sia molto da migliorare, per ora leggevo i commenti di vari utenti che riscontrano problemi di sistema; e c'è anche da dire che, ovviamente, non hanno un database completo, per l'aggiornamento del quale, come nella stragrande maggioranza delle app, gli sviluppatori contano sulla collaborazione degli utenti.
Ma il problema di questa app non credo sia questo: il sistema verrà reso più fruibile e il database potrebbe finire per essere completo. Il problema è il boicottaggio. Questo grandissimo potere in mano alle persone, che però non si rendono conto di averlo. Noi siamo i consumatori. Le aziende non campano da sole, campano perchè producono quello che noi compriamo. E perchè sanno che lo compreremo, sanno che lo spot è fatto troppo bene per non convincerci, sanno che il prezzo è troppo competitivo per non approfittarne (ma vi chiedete mai chi paga quello che voi risparmiate?), sanno che sulla confezione non c'è scritto "per confezionare questo prodotto è stata disboscata la foresta qui e inquinato il fiume lì". Eppure se non compriamo loro non vendono, e se non vendono non guadagnano, e forse se sanno perchè non guadagnano si adeguano alle richieste del consumatore come millantano sempre di fare. La grandissima, bellissima e saggia Patti Smith lo dice, lo canta e lo urla. PEOPLE HAVE THE POWER!  E allora perchè non lo usa? Non è una domanda retorica, è una domanda che mi pongo e vi pongo. Davvero non interessa a nessuno che la Nestlè devasti e inquini centinaia di kilometri quadrati per darci il Nesquik (e migliaia di altri prodotti su cui la parola "Nestlè" è scritta in piccolissimo, come ad esempio sui prodotti Buitoni), che la Nike sfrutti manodopera minorile per fare le scarpe che vivamente ci consiglia qualche figo campione dello sport? che la Omsa abbia lasciato senza lavoro centinaia di donne italiane per andare a risparmiare sulla manodopera sfruttando altre donne in est europa? che la Monsanto abbia portato al suicidio centinaia di contadini in India? Che la McDonald, infine, sfrutti e maltratti terreni, animali e persone per farci mangiare del cibo spazzatura? Spesso sento le persone lamentarsi di come va il mondo come se fosse colpa di una non ben definita entità superiore, un dio cattivo, inarrivabile e invincibile: i potenti fanno quello che vogliono e noi zitti sotto. Ma perchè?! Il governo è fatto di persone (e pure votate da noi...). Le aziende campano per merito di chi spende. Perchè le persone non si rendono conto di questo? Per pigrizia (non posso stare a badare all'origine di tutti i prodotti che metto nel carrello, non ho tempo di andare in manifestazione)? Per scarsa autostima (cosa posso fare io, piccolo e discreto)? Perchè non gliene frega niente di quello che succede fuori dalle mura dorate di casa sua? Forse quello che manca è semplicemente autocoscienza. Io credo che il boicottaggio sia uno dei pochi poteri reali che abbiamo nei confronti delle aziende, e lo dimostra il fatto che, se fatto in modo massivo (e la massa è fatta di singole persone, non è un'entità pure lei!), ha anche portato a dei risultati; e se anche non dovesse portare a risultati tangibili ha un senso per la coscienza di chi consuma e lo fa con consapevolezza e spirito critico. O no?

Commenti

  1. Parole sante! Io boicotto quasi per mestiere :-)
    E malgrado sia molto contenta del mio indistruttibile Nokia del 2001, se mai avrò uno smartphone userò sicuramente Buycott!

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    1. Brava, sapevo di poter contare su di te come elemento critico e consapevole della massa!

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  2. Sono totalmente d'accordo con te. Io ho il mio Nokia base da tanti di quegli anni! E non sento necessità di cambiarlo. Anche per quel che riguarda i prodotti che compro faccio quello che posso, ma mentre casi come quelli della Omsa (e di tutti i marchi collegati) e della Nestlè li conosco, chissà quanti me ne sfuggono!
    Anni fa i miei figli mi avevano fornito una lista dei prodotti da evitare, che veniva sempre aggiornata. Ora però non saprei dove cercare. Vedrò se riesco con l'applicazione di cui parli, ma da casa!

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    1. Grandi i tuoi figli a darti la lista dei prodotti da evitare! Sì quella app si può usare anche da pc, e comunque non mancano siti e libri per chi vuole "comprare consapevole".

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  3. Perchè le persone non usano il proprio potere ... bella domanda.
    Sai che penso si possa riassumere la risposta con delle affermazioni che spesso si sentono dire : "la tivù dice che si deve mangiare il frollino cotto a vapore, ha meno grassi", "la tivù dice che la popolazione italiana sta diventando obesa", "la tivù dice che non tutti vanno a votare, devo andarci io" ... sono tanti gli esempi. La scatolina pare dica troppe verità per i più suscettibili, e appanna le coscienze.
    Tolta quella, e l'uso sfrenato della tecnologia, si potrà pensare a dei nuovi passi, tra cui un boicottaggio di massa.
    Io boicotto le grandi marche da anni, ma so che posso fare di meglio :)
    Di "Buycott" mai sentito, ma non me la scaricherò ... è una tracciabilità di quello che faccio anche quella ;)

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    1. Pollan, nel Dilemma dell'onnivoro, si chiede come mai gli americani sembrino essere i più informati sulla salute alimentare eppure sono i più obesi: forse perchè quelle informazioni che passano, come la maggior parte di quelle che passano dalla "scatolina", non sono del tutto disinteressate...
      Non importa che tu scarichi Buycott, ne ho parlato più che altro perchè mi stava a cuore l'argomento)come dicevo più su ad Alessandra e come saprai, visto che boicottatrice lo sei già, non mancano le fonti di informazione sul consumo critico :)

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  4. Complimenti per il lucidissimo post. Sulla prima parte, mi hai tolto le parole di bocca (quello dei cellulari e degli smart phone è un argomento che mi ronza in testa da un bel po'...). Sulla forza del boicottaggio, figuriamoci. Poiché per il momento non ho alcuna intenzione di comprare un telefono "intelligente", mi limito a utilizzare il "librone" del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Guida al consumo critico, che analizza i comportamenti delle imprese da vari punti di vista e dà loro una specie di pagella che permettere di fare scelte consapevoli al momento dell'acquisto. Certo, in Italia non sembriamo consapevoli della forza che abbiamo come consumatori, e il boicottaggio è poco diffuso a livello di campagne di massa. Ma non bisogna demordere, prima o poi cambierà qualcosa anche grazie a tanti comportamenti individuali che si spera siano sempre più diffusi.
    Comunque, mi sembra un'ottima idea far conoscere questa app Buycott per coloro che lo smart phone lo posseggono.
    Ciao :)

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    1. Grazie per i complimenti cara Paola :)
      Anche io ho quel libro, e quello specifico sull'abbigliamento. E sono d'accordo, le cose cambiano grazie ai comportamenti individuali che, sì, sarebbe il caso fossero più diffusi; io comunque non ho nessuna intenzione di demordere, e i commenti a questo post mi motivano ancora di più!

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  5. Vivo in simbiosi con il mio smartphone, ma non compro Nike da quando avevo 15 anni e prodotti Nestlè da circa 10. Non ho bevuto Coca Cola per anni e poi purtroppo ho ricominciato (maledetta Coca Zero!!!), ma sono perfettamente d'accordo con te sul boicottaggio. Quando mi dicono che da sola non cambierò il mondo rispondo che almeno ci provo. Ho appena scaricato la app che consigli, mi sembra un'ottima idea!

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    1. Brava, continua così!
      E occhio alla coca zero, che, a dispetto di quanto si creda, contiene sostanze più nocive dello zucchero che pretenderebbero di andare a sostituire ;)

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  6. Sottoscrivo: people have the power. Senza consapevolezza, saremo sempre schiavi del profitto - altrui!

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    1. Già, dovremmo solo imparare tutti a riconoscerlo e usarlo questo potere!

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  7. Una come me che continua imperterrita ad utilizzare il semplice telefonino che non fa niente non può che ritrovarsi nelle tue parole... :-) Vuoi mettere il piacere di avere un bel libro in borsa da leggere?
    Anche sul boicottaggio sfondi una porta aperta... sono ormai 15 anni che mi tengo aggiornata sulle vicessitudini delle varie ditte e che scelgo di non acquistare alcuni prodotti... ormai è una cosa automatica... a me non servirebbe neppure l'applicazione Buycott... ho quasi tutto in testa (per quelle poche volte che mi vedono al super... :-P ) :-)
    All'epoca giravo con la mini-guida al consumo critico in borsa...

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    1. Anche io ho la mia "bibbia" di riferimento, ma poi, come dici tu, al supermercato non ci si va praticamente mai...però è utile per "istruire" che invece ci va eccome e pesca a caso dagli scaffali :)

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  8. Condivido pienamente il post. Io purtroppo ho un vecchissimo telefonino (che uso più che altro come macchina fotografica, avendo un pessimo rapporto con il cellulari), ma, quando lo cambierò, e prenderò uno smartphone (ne sento il bisogno proprio per le mail, quando sono distante dal pc, le mail si le uso, bellissima invenzione), andrò sicuramente a collegarmi a Buycott!

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    1. Pensa che il mio, invece, da quando l'ho annegato nel water si rifiuta di fotografare...meno male che non è successo a te!

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  9. eh già che dire siamo nella rete del capitale, e ovunque ci giriamo siamo fritti. Credo sia difficile boicottare tutto perchp cmq un po ovunque c'è qualcuno che ti vuol vendere ci guadagna o sfrutta. Quindi si fa quel che si può credo, cercando veramente di regolarsi e di domandarsi ogni volta che si dice "che beeeello" se quella cosa realmente ci serve. Nel 90% dei casi direi che la risposta sarebbe no...
    un saluto

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    1. Sì i cosiddetti "bisogni indotti" sono un pericolo costante, dai quali credo di essere diventata abbastanza brava a guardarmi. Invece non sono d'accordo che chiunque venda sfrutti; che ci guadagni va bene, purchè ci guadagni il giusto: i contadini da cui faccio la spesa non mi sembrano ricchi, e a maggio sono già abbronzatissimi per il tempo che hanno passato sotto il sole...

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  10. Questo post me l'ero persa e non posso che condividerlo in pieno... faccio ammenda però, io ho uno smartphone soprattutto perché mi piace tanto fermare attimi improvvisi e inaspettati con la mia cucciola e questo tipo di telefonino permette foto discrete e soprattutto è comodissimo visto che ce l'ho sempre dietro... per il resto, ripeto, io non posso che condividere con te tutto! Dal boicottaggio al sano libro o alla sana chiacchierata in treno, o alla sempre rilassante seduta di pensieri guardando fuori dal finestrino (ecco come chiamo io il riordino delle idee quando con lo sguardo nel vuoto mi guardo il panorama in treno!). Bacioni Cri!

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    1. Ah ah, anche a me piace tanto incantarmi con lo sguardo fuori dal finestrino! Ma infatti Vale, non credo sia giusto giudicare gli oggetti ma semplicemente l'uso che ne fa...e con te sono più che tranquilla ;)

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