Il cartello della droga, anzi no, dei medicinali

Credo l'abbiate sentita tutti la confortante notizia secondo cui due tra le più grandi case farmaceutiche, Roche e Novartis, hanno creato un vero e proprio "cartello" (sì, esatto, quelli di cui si sente parlare nelle notizie sul narcotraffico internazionale) per la vendita di un farmaco, che è costato a ciascuna delle due più di 90 milioni di multa e un'indagine per disastro colposo e associazione a delinquere, ma soprattutto che è costato al Servizio Sanitario Nazionale circa 45 milioni di euro soltanto nel 2012. C'era questo Avastin, commercializzato dalla Roche e utilizzato nella cura di patologie della vista, dal costo contenuto; poi c'è il Lucentis, commercializzato a un prezzo decisamente più alto (qualcosa come più di 10 volte tanto). Ma come si fa a potenziare le vendite del Lucentis? Perchè mai un medico dovrebbe prescrivere, a parità di contenuti, il farmaco più costoso? Beh, semplice, si fa finta che siano due prodotti diversi indicati per la cura di diverse malattie. Non solo, si racconta di pericolosi effetti collaterali del farmaco più economico. Un affarone per entrambe le multinazionali: la Roche, infatti, che controlla l'azienda che produce entrambi i farmaci, la Genentech, guadagna dalle royalties pagate da Novartis, che guadagna sì dalla vendita del farmaco manon solo: indovinate un po' di chi è più del 30% delle quote della Roche? Ma della Novartis!
Ah la Novartis, ve la ricordate? È quell'azienda farmaceutica che ha prodotto anche i vaccini per l'influenza H1N1, di cui si aspettava terrorizzati una pandemia e contro la quale, appunto, la nostra mamma patria si era munita di enormi scorte di vaccini...che stanno ancora là. Stanno là al posto di altri milioni di euro che si sono trasferiti dalle casse dello Stato a quelle della Novartis.
Sì la Novartis, quella che più volte è stata condannata negli Stati Uniti per corruzione di medici e farmacisti. D'altronde è così che funziona, ne abbiamo già parlato, le case farmaceutiche sono delle società per azioni, mica delle onlus, ed essendo società per azioni tendono logicamente al profitto, e allora come possono venderti un farmaco a basso prezzo e che magari poi ti fa anche guarire?! È come un fornaio che ti vende del pane cattivo: lo compri quella volta e poi non torni più. È questa la gigante contraddizione dell'industria farmaceutica: produco con lo scopo dichiarato di farti stare meglio e con lo scopo sottinteso (è capitalismo, funziona così) di guadagnare, ma se riesco nell'intento di farti star bene tu non avrai più bisogno di me e io avrò perso un cliente. Ecco perchè ti vendo un farmaco al maggior prezzo possibile, che intanto faccio cassa, o te ne vendo altri che in realtà non ti guariranno mai o ti faranno male a qualcos'altro, così mi resti sempre cliente affezionato.
È un'analisi sbagliata la mia? 
Non so, mi piacerebbe sapere che ne pensate voi di questa faccenda, di questa contraddizione insita nel commercio di medicinali. Io intanto, dopo quattro anni in cui non mi sono beccata nemmeno un mal di gola, ho passato questa settimana a letto stroncata da febbre, tosse e raffreddore. Tisane allo zenzero, miele e limone, minestrine all'aglio (e peperoncino), arance, cavoli e tutte le possibili fonti di vitamina C, lavaggi nasali con acqua e sale (sì è fastidioso assai ma stura che è una bellezza!) e una sola aspirina quando la febbre è salita a 39 e non ero in grado di reagire a chi me l'ha somministrata senza possibilità di appello. Oh, chi l'avrebbe mai detto, sono guarita!

Commenti

  1. Io sono d'accordissimo con te, e questo meccanismo lo si vede ancora meglio negli Usa, dove è associato a quello delle assicurazioni sanitarie. Meno medicine si prendono e meglio è, fino al momento in cui purtroppo tocca prenderle per forza :-/

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    1. E lo so tesoro che ne sai qualcosa di quando tocca prenderle per forza... Sì, credo che negli Stati Uniti il sistema sanitario riesca a dare il peggio di sè!

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  2. Non voglio arrivare a pensare che ti curano da un lato ma ti fanno male dall'altro, è un'ipotesi che mi terrorizza.
    Di certo le case farmaceutiche sono sempre delle cose poco chiare.
    Da me vedono pochissimi soldi, e spero sia così per sempre.
    Non prendo un'aspirina da secoli, e quando mi viene la febbre mi metto una giornata a letto e basta.

    Moz-

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    1. Benvenuto nel mondo reale Moz! Intanto, nel dubbio, fai bene a evitarle quando puoi :)

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  3. Al tg hanno parlato di 50 volte in più il prezzo dell'altro...
    Ma comunque, anche se fossero soltanto 2, sarebbero troppe.
    Secondo me, la possibilità di curarsi dovrebbe essere gratuita... lo so, vivo in un mondo utopico!

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    1. In teoria gratuita lo è, ma se non paga il paziente paga il SSN, ossia comunque i contribuenti, quindi, ad ogni modo, sono soldi rubati spudoratamente ai cittadini.

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  4. Concordo. Le cause farmaceutiche sono uno degli esempi più eclatanti e inquietanti di un sistema sbagliato: alcune cose non dovrebbero avere a che fare con il profitto, e tra queste ci sono senz'altro sanità e medicinali (e poi acqua, energia...). Anche io sono reduce da una influenza superata senza medicinali. Ben guarita anche a te!

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    1. Grazie Paola :)
      Riguardo alla gratuità sì, la ricerca si paga, il punto sarebbe semplicemente farla pagare onestamente e non cercare di farci su miliardi solo per uno sporco ricatto che riguarda la salute delle persone.

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  5. punto primo dai i virus si guarisce sempre da soli perché non ci sono farmaci per guarire dai virus, per le malattie più gravi virali, vedi ad esempio AIDS, ci sono farmaci antivirali che controllano la replicazione e consentono di sopravvivere ma, ahimè, a tutt'oggi non guariscono dall'infezione.
    punto secondo dovremmo farlo noi un cartello contro le aziende ladre e stragiste, perché chi impedisce a qualcuno di accedere alle cure di fatto compie una strage, e chi fa pagare allo Stato, cioè a noi, centinaia di volte di più un farmaco, limita di fatto la possibilità di cura non solo ai pazienti con quella patologia, ma a tutti gli altri, tagliando globalmente i fondi per l'acquisto di medicinali.
    ma che medaglia vogliamo porre dunque sul petto dei responsabili dell'AIFA il cui compito era proprio di vigilare affinchè i ladri non rubassero? come li premieremo? pare lecito domandarsi quanto abbiano incassato lor signori per chiudere un occhio anzi tutti e due, saranno porelli afflitti da maculopatia e non potranno pernettersi il Lucentis?

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    1. L'argomento di "chi controlla i controllori" meriterebbe un post a parte. Tempo fa lessi un libro, tradotto col titolo "Vogliono farti ammalare", scritto da un ex membro della Food and Drugs Administration: è sconfortante la corruzione, i conflitti di interessi, le schifezze varie che l'autore riportava, un ambiente davvero fetido. Grazie per aver sollevato la questione dottoressa.

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  6. Vedi che l'aspirina fa bene? ... dopo averla presa sei guarita ;)
    Scherzi a parte, la chimica nella medicina, è un perfetto esempio del male del capitalismo nella società moderna: velocità e profitto, a scapito della natura (comprendendo in questo anche l'uomo). Dovremmo tornare a discutere dell'uscita dal capitalismo, è l'unica soluzione per tutto. Purtroppo, in questo momento, siamo una piccola minoranza ...

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    1. Interessante analogia la tua, perfettamente calzante in effetti! Vero siamo una minoranza, ma, se ci pensi Alli, la vera minoranza sono loro, sono i ricchissimi, il problema è sempre fondamentalmente quello: se le persone avessero più consapevolezza del loro potenziale...
      Riguardo all'aspirina, sì, fa bene per un paio d'ore, non credo che in cinque giorni di influenza abbia cambiato granchè, ma mi appello alla mia momentanea incapacità di intendere e di volere: mi hanno circuita! :)

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    2. Sì, infatti, è questo il problema, la consapevolezza delle masse, il prendere coscienza di quello che si è, ma i potenti della terra questo lo sanno bene e anche se pochi, vincono, e circuiscono chi è in difficolatà e per mille ragioni non è in grado di intendere/volere (anche per poco), come te con l'aspirina :)

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  7. Anche io sono d'accordo con te, e mi stupisco che ci sia qualcuno che non lo sia...
    penso che solo per ignoranza si possa evitare di essere d'accordo su questa cosa.
    bleah!
    ma quando ci scrivi altre buone notizie?
    =)
    ciao

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    1. Ah ah, in effetti è vero, evidentemente non mi ci imbatto ultimamente in buone notizie (è anche vero che ho girato poco per il web ultimamente). Mi metto subito a caccia, grazie per la motivazione ;)

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  8. Sai dove ho saputo di questa notizia?! Dal Montino, dove ero andata per fare merenda...
    Non mi sorprende, l'industria farmaceutica isnieme all'edilizia hanno molti più potere di quello che dovrebbero avere, e quasi sempre questo viene usato male, molto male.
    Quello che sorprende invece è che questa cosa sia venuta alla luce, probabilmente per nascondere nefandezze ancora più grosse.
    Riguardo i vaccini, sono un vero e proprio affare! Me lo dice sempre la mia mamma che per molti anni ha lavorato in un laboratorio chimicofarmaceutico, be'..prima che i sindacati lo facesero falire, lasciamo perdere.. Cmq.. non so se è così anche da te, ma sui nostri cieli quasi ogni giorno di sole è contraddistinto da scie chimiche che diventano nubi. Sono evidentissime eppure la maggior parte della genta nega o fa finta di nulla, come se tutti fossimo degli incapaci. Non so quanto oggi sono pericolose, forse sono solo esperimenti, ma è strano che l'Usaf usi tutti quegli aerei cisterna solo per provare guerre chimiche che magari non avrà mai bisogno di combattere, probabilmente qualche effetto sulla nostra salute ce l'hanno...

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  9. Solo a sentire parlare di commercio di medicinali mi viene l orticaria... in un mondo utopistico non si dovrebbe parlare di commercio di profitto. Invece qui è così e a farne le spese sappiamo benissimo chi è

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    1. Già, e comunque tra il mondo utopistico e lo schifo di cui sopra ci sarebbero infinite e virtuose vie di mezzo

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