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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Dopo la Giornata della Terra

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L'altro ieri, domenica 22 aprile, coincideva con la Giornata mondiale della Terra, la nostra povera Terra martoriata e bistrattata, e quindi grandi iniziative, bei discorsi, tutta l'attenzione richiamata sul problema che il nostro pianeta non ci sosterrà ancora a lungo se non siamo noi a renderci sostenibili. Tutti più buoni, tutti (ma magari fossero tutti davvero!) a fare qualcosa di ecologico, a non inquinare almeno oggi. E poi ieri? Tutti buoni anche ieri o, come si suol dire da qualche parte al sud "passata la festa, gabbatu lu santu?" Che senso ha ricordarsi una volta l'anno che stiamo terminando le risorse a nostra disposizione? Che teniamo uno stile di vita che non ci possiamo permettere? Che migliaia di specie animali si sono estinte a causa dell'inquinamento? Che tra un po' nel mare ci sarà più materiale inerte che esseri viventi? Personalmente, per la Giornata della Terra avevo una rara e preziosa domenica libera, e ho pensato bene di festeggi

La mia prima kokedama

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Kokeché? Non fate finta, lo so che lo avete pensato! Tranquilli, anche io prima le identificavo con qualcosa tipo "quelle palle di muschio che si appendono e da cui esce una pianta..." Ma ora, grazie al regalo di compleanno delle mie amiche, non solo ne conosco il nome, ma so pure come si fanno! Sabato scorso ho passato più di tre ore con un maestro e altre sei persone ad ascoltare e osservare lui e a sporcarmi le mani di torba e di argilla, a riempirmi le narici di profumo di terra e essere alla fine persino fiera del mio lavoro! Il vivaio dove si teneva il laboratorio è uno dei luoghi che mi piacciono di più a Bologna e dove di solito mi rifornisco di semi e piante: non penserete infatti che io sia riuscita a venir via solo con la mia kokedama! Ho preso un bel lampone da trapiantare in giardino e persino una t-shirt, visto che lo spazio è condiviso non solo con una libreria ma anche con un laboratorio di serigrafia artistica (che bello sporcarsi ed essere costretti a

Crema all'arancia facile, vegan e pure senza glutine

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Arieccomi qua! Tra cambio sede di lavoro (sono finalmente riapprodata nella libreria del centro, pagando pure il pegno di dover passare 5 mesi allestendo e lavorando nella nostra libreria all'interno di in un posto bruttissimo, fintissimo e mangiasoldi che si spaccia per il regno delle eccellenze italiane e che non merita nemmeno di essere nominato), i miei in visita, i lavori dell'orto, sono scivolati via un bel po' di giorni dall'ultimo post. Tra i suddetti giorni c'è stato anche quello del mio compleanno, e tra i regali più graditi c'era una busta straripante di arance di giardino, il che, oltre a offrirmi ottime spremute a colazione, mi ha fatto ricordare di questa ricetta che volevo condividere con voi. Potete approfittare delle ultime arance della stagione, o conservarvela per le prossime :) foto della mia amica Stefy, quella brava L'ho fatta una sera in cui avevo a cena qualche amica, tra cui Marta, quella grazie alla quale ora so un sacco di