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Visualizzazione dei post da 2017

Auguri e buoni propositi per l'anno nuovo

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Io quest'anno non vi auguro che vi succeda chissà che meraviglia o che otteniate chissà quale ricchezza, vi auguro piuttosto di riuscire a essere felici di ciò che avete già. Vi chiedo di pensarci un attimo e vi auguro di riuscire ad apprezzarlo, ché anche un tetto sulla testa e un letto caldo dove infilarsi la sera non sono scontati, né lo sono le persone che ci vogliono bene, né la possibilità di mangiare tutti i giorni e scegliere cosa indossare al mattino. Vi auguro di ricordarvene ogni volta che qualcosa vi va storto, ogni volta che desiderate qualcosa che non potete ottenere, ogni volta che vi sembra che la vita si accanisca contro di voi: basta accendere la tv o aprire un giornale (sempre che vi dicano le cose come stanno) per rendervi conto che no, non siete voi quelli contro cui la vita si sta accanendo. E visto che questi momenti sono anche momenti di buoni propositi, il mio proposito, che in verità mi sono data da un po', è quello di coltivare la gentilezza, un ho

Torno per dirvi buon Natale

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Stavolta di tempo ne è passato davvero tanto! Decisamente di più dei due mesi che abbiamo passato senza internet (maledetta fastweb, mai più mi avrai!). La casa nuova ha lasciato spazio a poco altro, il giardino da conoscere, l'orto da inventare, una casa da rendere nostra, il b&b che poi, grazie alla meravigliosa burocrazia/legislazione italiana che si contraddice da sola, non è ancora un vero b&b ma un appartamento in affitto su airbnb, che tanto ora le tasse si possono pagare anche se si è solo su airbnb per cui almeno abbiamo la coscienza a posto. E il senso di gratitudine verso un proprietario che ha avuto fiducia in noi nonostante non potessimo dimostrare granchè, verso gli amici che si sono ricordati di noi al momento opportuno, verso il destino che dopo tanto vagare ci ha condotti nel posto giusto. Ho pensato tante volte di scrivere un post in questi mesi, poi c'era altro da fare, o non sapevo da dove iniziare, o non sapevo chi avrei trovato ad avere anco

Di libertà riconquistate e altre novità

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Sì che il lunedì sarebbe il giorno delle ricette, ma una buona notizia come  questa non aspetta. Non so voi, ma io, nonostante i tanti pensieri di questi giorni, non ho passato un giorno senza dedicare almeno un pensiero a Gabriele Del Grande , e quando stamattina ho letto del suo arrivo a Bologna ho sorriso e tirato un sospiro! disegno di Zero Calcare E dire che non molto tempo fa parlavamo del suo film, e io stavo aspettando con ansia l'uscita del prossimo, perchè sapevo già che sarebbe stato un gran bel lavoro, perchè Del Grande è un gran bravo giornalista, e a quanto pare c'è vita sempre più dura e c'è sempre più rischio a essere un gran bravo giornalista. E su questo argomento le riflessioni (oltre che le preoccupazioni) si sprecano. Avrei voluto parlare con voi di lui e del suo blog, e della libertà di stampa che si restringe sempre più per far spazio a dittature sempre meno velate. Non ho però intenzione di farlo, molto prosaicamente perchè non ne ho il tem

Ridi ridi che ho fatto gli gnocchi alle ortiche

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Finalmente dallo scorso martedì i colori del mercato hanno iniziato a cambiare! I contadini che ancora avevano qualcosa da portare, offrivano le ultime patate, porri in quantità, lattughe varie, radicchi, e ancora porri e ancora lattughe e radicchi. Martedì scorso invece è tornato il nostro adorato Giuseppe, con le sue scocche rosse e le manone grandi e callose che mi danno tanto senso di fiducia e protezione :) E con le prime piccole zucchine col fiore, con gli asparagi, i cipollotti freschi...e ovviamente con porri e lattuga!  La signora delle mele invece ha aggiunto alla sua merce una cassetta piena di ortiche raccolte il giorno stesso nei pressi della sua fattoria. Presa dalla voglia di rinnovare il contenuto del frigo ne ho comprata una bella manciatona. Lo so che sarebbe stato più poetico e più "dovegira" raccontarvi che sono andata a camminare col mio bel panierino da riempire di erbe selvatiche, ma no, per quest'anno ancora non ho tirato fuori gli scarponcini d

Alberto Schiavone dixit

"I medici sono stati chiari. Un altro colpo così non lo reggi. Vuoi morire?" Ada lo guarda. Dopo tanti anni Amedeo si sente osservato da lei con uno sguardo vero, intelligente. Lo sguardo che aveva tanti anni prima. "Tu no?" E per la prima volta dopo tanti anni lei gli si rivolge con una domanda decisa, vera, piena. Non le solite sciocchezze da sbronza, oppure ordini impartiti con ferocia, frasi senza senso biascicate.  "No. Oggi no." "Perchè?" "C'è il sole. Voglio veder nascere il figlio di Sonia. Voglio guardare la prossima Champions League. Voglio grattare la schiena a Ginevra. Voglio comprarmi un'altra bicicletta." "Quanti buoni pensieri. Mi viene da vomitare." "Sono i pensieri che ci appartengono. Siamo noi." "E credi che tutte queste cose succederanno oggi?" "No. Mi toccherà restare vivo anche domani. E dopodomani." "Non fare il furbo, baffetto." &q

Biscotti di primavera al cioccolato

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Io ve lo avevo detto che la costanza non è il mio forte! Ma non ho solo saltato un paio di lunedì di ricette, non vi ho nemmeno augurato buona primavera, né vi ho scritto ieri per gioire insieme a voi dell'atteso ritorno dell'ora legale. E vi immagino voi lì, preoccupati e indispettiti, a chiedervi perchè non ci fossero musiche, danze e festoni su dovegira... La scusa verità è che quest'anno la primavera pare stia portando davvero grandi novità da queste parti (no, non sono incinta!), ma per scaramanzia ve le racconterò quando saranno definitive, ché l'esperienza insegna e mette pure un po' d'ansia, quindi facciamo le cose con calma e parliamo d'altro. Per esempio degli ultimi biscotti sfornati! Perchè di primavera? Perchè sono belli, buoni, dolci, confortevoli e profumati. E anche perchè un augurio, accompagnato da un dolcino, vale di più; e anche un ritardo, se accompagnato da un dolcino, magari è perdonabile...no?   La ricetta è ispirata alla  froll

I bambini non sono razzisti

È stata una settimana difficile, di giornate passate tra lavoro, treni e ospedale e di uno zio a cui volevo tanto bene e che se ne è andato un po' troppo presto. Ma non mi sono dimenticata di una notizia che avevo letto sulla pagina facebook di Enjoy life , e che aspettava di essere condivisa da queste parti; non è quindi fresca di giornata ma vale la pena riportarla, anche in ritardo, prima di scappare al lavoro. La storia è questa : in una scuola media della provincia di Vercelli è stata fatta girare una circolare che recitava così: “A partire da oggi, con effetto immediato, gli alunni con entrambi o anche solo un genitore di origine non italiana seguiranno le lezioni scolastiche in un’aula diversa rispetto a quella del resto della classe”. A ciò si aggiunge anche l'obbligo per i suddetti alunni di sostenere due esami in più alla fine del ciclo scolastico. La circolare era fasulla, serviva a portare i ragazzi a parlare delle leggi razziali del 1938, partendo da un p

Linguine eccezionali al pesto di cavolo nero

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Negli ultimi mesi abbiamo sperimentato tanto in cucina, e alcune cose ci sono venute, modestamente, davvero bene! Il problema è che l'ordine non è proprio di casa qui, e mi dimentico sempre di segnarmi ingredienti, quantità e procedimenti e la cucina è piena di foglietti volanti. Sì, ce l'avrei un quaderno per segnarle ma risulta sempre una gran confusione, per cui ho pensato che forse ricominciare a scriverle sul blog potrebbe essere la soluzione, ché almeno qui stanno belle sistematine nelle varie categorie.  Per cui, salvo incursioni di quella maledetta incostanza che mi contraddistingue, vi beccate la ricetta del lunedì e ve la beccate pure vegetariana o vegana, perchè è così che cucino e perché anche gli onnivori non mangiano mica animali tutti i giorni! Oggi pasta, non la mangiamo spesso e, da quando non la mangiamo spesso, la mangiamo molto più volentieri! Eccezione delle eccezioni, non era nemmeno integrale, ma ci ritrovavamo questo pacco di linguine in dispens

Il dissenso non è una bufala

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Io me lo ricordo quando si iniziò a parlare di blog. Non so perchè lo ricordo così bene, eppure mi ricordo che ero a tavola con i miei e il telegiornale parlava di questa sorta di diari personali online, uno spazio dove una persona scriveva quel che le passava per la testa e qualcuno che fosse interessato poteva leggerlo e persino commentarlo. Da allora è passato tantissimo tempo, è vero, non vivo più con i miei da quasi ventidue anni e non guardo il telegiornale, e i blog sono molto cambiati, ci sono tanti blog, ad esempio, che fanno informazione. Anche questo blog a volte fa o cerca di fare informazione, ma quando lo fa non inventa niente e cita sempre le fonti. Eppure, se passasse l'assurdo disegno di legge presentato qualche settimana fa al Senato dall'ex cinquestelle Adele Gambaro, io rischierei multa e/o galera ma la testata giornalistica da cui ho preso la notizia ne uscirebbe pulita. Eh sì, perchè le testate giornalistiche registrate non sono contemplate nel decreto

Barcellona città accogliente

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Come poteva una  good news di tale portata non passare di qua? Come potevo perdermi la possibilità di parlare di migranti senza, una volta tanto, dover riportare notizie cattive quando non aberranti, o dover cercare  quelle buone col lanternino? Bella questa manifestazione! Bella in quanto manifestazione, bella per le ragioni che l'hanno motivata, bella perchè proprio queste ragioni hanno portato 160.000 persone (secondo la questura, che sappiamo va sempre al ribasso) ad unirsi al corteo, bella perchè è stato addirittura il sindaco a indirla, non collettivi, non centri sociali, non sindacati, non gli usuali "addetti" insomma, ma una figura istituzionale. E  Ada Colau è la figura istituzionale che tutti vorremmo alla guida della nostra città. Credo. Io la vorrei eccome! Perchè lei è una che fa sul serio eh, mica chiacchiere da campagna elettorale, mica promesse che vengono poi puntualmente dimenticate subito dopo le elezioni.  D'altronde lei "dall'al

Filomena Grimaldi, la libraia brillante

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Un paio di sere fa abbiamo visto Hidden figures , il film tratto dal libro di Margot Lee Shetterly che racconta la storia di tre donne afro-americane il cui contributo è stato fondamentale nelle prime missioni spaziali della NASA. Il film ci è piaciuto tanto; Fra, nel vedere che ancora esistevano, per esempio, i bagni separati per le persone di colore, continuava a dire "Ma ti rendi conto che erano già gli anni '60 e ancora c'erano gli Stati segregati?!". In effetti l'essere donne e l'essere pure colored decisamente non aiutava. Ma non volevo parlare del film, bensì del fatto che il film mi ha fatto tornare in mente una persona di cui avevo letto tempo fa, una libraia che immagino non ne potesse più di sentire continui pregiudizi e stereotipi di genere e che ha deciso di offrire un caffè a chiunque acquistasse un libro di stampo scientifico da regalare a una bambina. Da "collega" la capisco benissimo. In libreria è un continuo averci a ch

Marmellata di clementine contro il mondo brutto

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Io sono tanto preoccupata per la piega che stanno prendendo le cose negli Stati Uniti sotto la guida di un bambino cresciuto (male) e pieno di soldi che gioca a fare il capetto del mondo, e sono preoccupata per il resto del mondo, visto che purtroppo l'America non è il Liechtstein. Da un paio di settimane, la prima cosa che faccio è aprire il blog di Silvia che ci aggiorna direttamente da San Francisco; lo apro con una sensazione che oscilla tra il bisogno di sapere e il terrore per quel che potrei sapere (e la gratitudine per Silvia per il lavoro che sta facendo). E quando è così vorrei scrivere qualcosa di utile, vorrei dire qualcosa di intelligente, ma tutto mi pare scontato o già detto. Per di più mi prendono quei momenti in cui mi appare tutto già troppo compromesso, mi pare ci siano così tante mele marce che è impossibile tirare fuori quelle buone. Sento o leggo certi commenti che fanno cadere le braccia quando non fanno venire la pelle d'oca. Ma piuttosto che deprimerm

Luciano Canfora dixit

Il riciclaggio del denaro "sporco" rappresenta ormai il contesto ideale per lo sfruttamento intensivo e lucroso delle nuove forme di schiavitù. Il culto feticistico del profitto, o meglio del denaro che produce sempre più denaro, è giunto al suo criminogeno apogeo. Ed è tragicomico vedere e ascoltare il personale politico che amministra i Paesi in cui tutto questo è consentito pontificare ipocritamente sulla tutela, in casa d'altri, dei "diritti umani". ...resta in piedi invece la sua (di Marx) geniale intuizione di fondo: che il capitalismo è quel titanico stregone il quale, unificando il pianeta nel nome e nel segno del profitto, ha suscitato e scatenato forze che non sa e non può più dominare. Ma queste forze non sono soltanto le ribellioni delle classi oppresse, le quali sono ormai abbagliate soprattutto da follie palingenetiche a base religiosa, sono le ferite irreparabili inflitte al pianeta, avviato al disastro bio-ambientale perchè lo "stregone

La legge morale dentro di me: Cédric Herrou e chi come lui

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Dio salvi internet e i canali di informazione che esulano da tv di Stato e giornali ugualmente di Stato anche se non formalmente, altrimenti in Italia questo nome, Cédric Herrou , non ci direbbe niente. E invece ci dice eccome. Ci dice che il cuore (ma anche il cervello) e la coscienza vengono prima delle leggi, ci dice che se c'è un essere umano in difficoltà e c'è anche la possibilità di aiutarlo è semplicemente normale mettere in atto questa possibilità. Quello che non è normale è che Cédric sia sotto processo per aver aiutato qualcuno in difficoltà, nello specifico per aver nutrito e curato un certo numero di migranti e averli aiutati a passare il confine tra l'Italia e la Francia. Cédric è un contadino trentasettenne che coltiva ulivi in Val Roya, sulle alpi Marittime, nel suo giardino ha due camper e alcune tende in cui ha ospitato diverse centinaia di migranti, mentre alcuni, in particolare donne e bambini, è andato addirittura a prenderli a Ventimiglia. Er

Naturalmente, buon anno!

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Eccoci qua! Comunque ci siate arrivati, festeggiando, ballando, guardando film o ascoltando concerti, benritrovati in questo 2017 :) Io, come sapete, non ci tengo particolarmente a festeggiare un inizio nel mezzo dell'inverno, ma sapete altrettanto che non disdegno mai un'occasione di festa, men che meno quest'anno, in cui si prospettavano due giorni sulle colline romagnole con amici e amici di amici: un gruppo che è partito con una decina di intimi e che si è allargato sempre più fino ad arrivare a quasi trenta persone belle e sorridenti!  E in effetti sono stati due giorni bellissimi!  Due giorni di cucina condivisa, qualche nido di tagliatelle... adoro quei pentoloni giganti! Due giorni di relax e di creatività Il "vecchione", tradizione locale, a cui abbiamo affidato desideri e cose brutte da portarsi via... ...e che a mezzanotte abbiamo bruciato in cortile ore di chiacchiere davanti al fuoco di buon cibo e di brindi