(Dis)servizio pubblico...o privato?

 Quando appresi la notizia della geniale decisione di infilare il canone rai in bolletta non ci potevo credere. Eh sì, chiamatela ingenuità, chiamatela assenza di pelo sullo stomaco, ma ho ancora la capacità di stupirmi davanti a certe porcate del sistema politico-economico del nostro, non tanto bel, paese. E ogni volta che mi capita di parlarne mi sale il sangue al cervello. E allora mi sono detta "Qui l'unica cosa sensata e forse anche l'unica possibile sarebbe un'azione collettiva, quindi smettila di lamentarti a vanvera come il tipico cittadino qualunquista che sbraita governo ladro mentre se ne va a casa a guardarsi la De Filippi (con tutto il rispetto per la De Filippi) e vedi piuttosto se puoi aggiungere la tua vocina a una qualche collettività che sta protestando per questa maialata." Così ho digitato qualche parolina di ricerca e, di pagina in pagina, ho trovato solo notizie sulle nuove modalità di pagamento e tentativi di far chiarezza su tutte le situazioni particolari. Con rinnovato stupore (sì sono sempre io, l'ingenua di cui sopra) ho scoperto che, se escludiamo la petizione indetta da Altroconsumo per l'abolizione del canone, che vi invito caldamente a firmare, nessuno sta facendo niente.
Ora, se mi concentro solo sulla mia situazione personale, probabilmente la sfango. Da quando non vivo più con i miei genitori, non ho mai posseduto un apparecchio televisivo e continuiamo a non possederlo nella casa in cui stiamo attualmente; per cui, da quel che ho capito, con la bolletta deputata, dovremmo ricevere anche il nostro bel modulino di autocertificazione in cui dichiariamo che la tv non ce l'abbiamo e saremmo a posto. Certo però, dobbiamo disdire la domiciliazione bancaria delle bollette, chè alla banca gliene frega assai se ho la tv o meno. A meno che non prenda per buono quel che diceva ieri il fatto quotidiano.

Purtroppo però non mi basta vedere il mio orticello rigoglioso se poi intorno c'è lo sfascio, per cui il sangue al cervello continua a star là e ribollire sempre più.
Perchè dovremmo pagare il canone rai? Perchè è un servizio pubblico che garantisce informazione indipendente. E toglietevi quel ghigno dal viso perchè è proprio così che dovrebbe essere. Ok parliamone dell'informazione indipendente, parliamo del fatto che la dirigenza rai è scelta strategicamente dal partito al governo e che, ci sia Berlusconi o ci sia Renzi, la televisione pubblica è diventata sempre più megafono del potere politico. E stendiamoci sopra un velo pietoso. Poi parliamo del servizio pubblico, che come tale, in una repubblica democratica, va finanziato dai cittadini. E forse in questo caso anche da me, perchè se altri cittadini pagano per il servizio di trasporti pubblici anche se usano la macchina, è giusto che io paghi per un servizio di informazione e intrattenimento che io non uso ma i miei concittadini sì. Però voi ve la ricordate vero la differenza, almeno fino a una ventina di anni fa, tra il guardare un film su rai3 e guardarne uno su rete4? Si potrebbe riassumere in poche parole: guardando il primo, si andava a letto prima. Perchè, guardando il primo, ci si ritrovava un po' di spot pubblicitari tra il primo e il secondo tempo, di cui addirittura si approfittava per fare un po' di zapping, metter su la tisana o fare la pipì; guardando il secondo invece, si aveva la sensazione che ci fosse un film a disturbare quel fluido carosello di spot pubblicitari. Ora la differenza non c'è, c'è la stessa valanga di pubblicità su tutte le reti, senza distinzione di pubblico o privato. E allora, se, come le reti private, anche tu rai servizio pubblico, non disdegni di mandare uno spot dopo l'altro per poter far cassa e tenerti in piedi, perchè devi venire a frugare anche nelle tasche dei cittadini che sopportano pazientemente la carrellata di pubblicità di automobili e banche mentre guardano un film? E perchè li chiami abbonati quando questo abbonamento non lo hanno sottoscritto e, soprattutto, non si è nemmeno capito bene se possono disdirlo? E perchè, porcaccia la miseria (sì, sono ancora la sognatrice di prima) noi, sempre, zitti sotto?

Commenti

  1. È davvero aberrante tutto ciò
    Ma servizio pubblico di che?
    Trasmissioni ormai talmente livellate al basso che no si riesce a guardarle neppure stendendosi in terra...
    E sono molto più dignitose la TV commerciali, che sono così e lo si sa, rispetto alle cagate che infilzano sulle reti nazionali,con la spocchia e la presunzione di farle passare per..servizio pubblico, come se i fruitosi fossero tutti degli emeriti coglioni.
    Sulla Rai è nata l'isola dei famosi, pensiamoci: e dovremmo pagare?
    Emanuela

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    1. "che no si riesce a guardarle neppure stendendosi in terra..." prima o poi te la rubo, rende decisamente l'idea!

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  2. ora uccidimi pure, io l'abbonamento l'ho sempre pagato se non altro per pagare i legali alla Gabanelli e a Iacona, per RAI Storia, per i documentari di RAI5 per Radio3 e Radio2 (Caterpillar e Conigli su tutti), per Mercalli, per passepartout di Daverio, il resto non lo utilizzo, sono anni che non vedo un TG per non parlare del resto

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    1. No, non ti uccido, anzi comprendo e appoggio le tue motivazioni. Dico solo che la radio/tv pubblica di pubblico non ha più niente, Report potrebbe andare in onda su la7 e sarebbe identico. Nel ventennio berlusconiano le reti rai e quelle mediaset erano praticamente identiche, anche per quantitativo di spot pubblicitari, l'unica differenza era che per le reti rai i cittadini pagavano pure una tassa. E ora che berlusconi non c'è più è comunque lo stesso. È semplicemente questo che trovo ingiusto.

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  3. Senza tv anche noi da anni, come sai... logicamente ci stiamo informando come te su come fare per non pagare. In ogni caso come dici tu restano i dubbi sul senso di questa tassa... :-(

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    1. Già, a me sembra essersene perso parecchio per strada di senso..

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  4. Noi abbiamo firmato, da due anni siamo anche esenti canone, abbiamo fatto tutto in modo regolare (quindi iperburocratico, con tanto di "passaggio di proprietà" del box ROTTO, che ci aveva consentito per anni di guardare la tv sul computer, al mio babbo).. ora immagino ci saranno da affrontare altre beghe visto i cambiamenti apportati, e secondo me MAI in meglio.. Purtroppo il canone è una tassa di possesso (anche s eper tutti è l'abbonamento alla RAI) per non pagarlo bisogna dimostrare di non avere nessun apparecchio di ricezione TV/radio, anche un vecchio videoregistratore rotto può essere considerato motivo di pagamento..

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    1. Sì è vero, è una tassa di possesso, ma troppe cose sono cambiate da quando è nata e questa tassa è diventata a dir poco ridicola e fuori luogo, almeno concepita così com'è.

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  5. Siccome il servizio pubblico non è più ne' pubblico ne' servizio, ormai da molti anni, il canone è stato trasformato in tassa sul possesso fisico del televisore. Insomma paghi una tassa e in cambio non hai diritto al "servizio pubblico". Per assurdo pagheremmo anche se domattina la Rai chiudesse.

    Io ho sempre pagato e continuerò a pagare... ma ho il sospetto che verrò indagato dall'Agenzia delle Entrate come evasore. Semplicemente perchè io ero l'intestatario del canone mentre mia moglie è intestataria della bolletta Enel. Figurati se questi sono così intelligenti da cercare un certificato di famiglia...

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    1. Sì infatti leggevo anche che, con tutte le casistiche particolari come la tua, ancora non è chiaro come ce la si caverà. Comunque beh, messa così, visto che è una tassa sul possesso e non sul servizio, direi che, compilato il mio bel modulino, non dovrei avere debiti con lo stato né sensi di colpa nei confronti dei miei concittadini!

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  6. Stiamo a vedere cosa combineranno, in effetti mi sembra proprio un gran pasticcio. Per il resto sono d'accordo con te, visto che la Tv non ce l'ho nemmeno io.

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