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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

Torta romantica ai carciofi

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Il cattivo tempo, quando non mi deprime, ossia quasi sempre, mi rende romantica. Probabilmente complice anche un risveglio con bacino e colazione a letto, mi sono alzata con moooolta calma e con la voglia di preparare qualcosa di buono. I carciofi sono sempre un'ottima base per preparare qualcosa di buono, e io ne avevo 3 in frigo che aspettavano di conoscere il loro destino. E poi non vi avevo mai raccontato la mia ricetta per sostituire la sfoglia surgelata, piena ovviamente di inenarrabili schifezze; e infine volevo dimostrare al mio amico Pablo che non è vero che serve per forza l'uovo o la ricotta per fare una torta salata ;) La ricetta della pasta me l'ha data Annarita, quella dei saponi , che a sua volta l'aveva ricevuta da un'amica, che chissà da chi l'aveva imparata. Ingredienti per la pasta: 200 gr di farina integrale di farro, sale, scorza grattugiata di mezzo limone, olio e.v.o., vino bianco freddo Ingredienti per la farcit

Se il mondo è come lo vedi...

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...verrebbe da dire che la notizia è come la leggi. E credo lo sappiano bene giornalisti, pubblicisti, copywriter e tutti coloro che si occupano di comunicazione. In particolar modo lo sa bene il signor Enrico Ferro, autore di questo articolo di cronaca (non si offendano i veri articoli di cronaca per l'assimilazione), che, per raccontarci dell'arresto di alcuni attivisti del Comitato di Lotta per la Casa, ha buttato giù un pezzo da vero e proprio scoop di cronaca nera. Vogliamo parlare anche solo semplicemente dell'incipit? L'illuminante articolo si apre così: C’era chi reclutava stranieri indigenti da collocare... Sì sì, avete capito bene! Ci fosse qualche dubbio, il concetto è ribadito più avanti, nel paragrafo intitolato, manco a dirlo, A caccia di stranieri, e che inizia con Andavano alla ricerca di stranieri da inserire nelle case occupate. Ma allora io non avevo capito niente!! Io pensavo che queste persone si faccessero in quattro, si esponessero, mettesse

Raccontando me ne vo'

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Ero all'università e Giuliana, la mia coinquilina, aveva promesso di darmi l'henne ai capelli ma doveva anche studiare; oltre a studiare, doveva leggere un libro per un esame. Il patto fu che, mentre lei pasticciava sula mia testa, io leggevo a voce alta Il nome della rosa . Il lavoro sui capelli è durato un paio d'ore, ma il libro ho continuato a leggerlo fino alla fine! È stato così che ho fatto la conoscenza di Umberto Eco, che mi sono resa conto che non era affatto palloso come temevo. È stato da lì che ho iniziato a leggerlo e a imparare da lui. E quindi, anche a te professore, ciao e grazie, che Harper Lee ti tenga compagnia durante il viaggio e che vi possiate raccontare un sacco di storie a vicenda.

Al lavoro non ci volevo tornare...e spegni la luce!

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Sono stata in ferie una settimana. Considerando che non sono un'amante degli sport invernali (quelli estivi invece...), non considero questo il periodo migliore per le ferie, ma andavano fatte, e direi che c'è di peggio nella vita che delle ferie forzate! Le ho usate per abbracciare qualche amico lontano e proseguire il viaggio fino alle coccole dei miei genitori. Considerando che in questo periodo sto lavorando part-time, sono stata praticamente via dal lavoro 10 giorni. Poi ieri sono rientrata. Sveglia all'alba per trasferta. Un po' traumatico ma ci mancherebbe che mi lamenti dopo dieci giorni di riposo. E poi un po' mi era mancata tutta quella carta.  All'università diedi un esame di psicologia del lavoro e mi è sempre rimasto impresso questo studio statistico secondo il quale, nelle aziende, il numero di infortuni sul lavoro era inversamente proporzionale al grado di benessere che i dipendenti percepivano nell'ambiente di lavoro. Quanto più il clima i

Dal pane alla birra: rifiuti zero

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E non ci posso fare niente, quando sento di riciclo, di riuso, di comportamenti antispreco, mi si rizzano le antenne. E, in tutta onestà, anche quando sento parlare di birra artigianale. Quindi questa notizia non poteva certo passare inosservata! E così, non solo ho scoperto che c'è chi evita di buttare il pane e lo trasforma in birra, ma ho anche scoperto l'esistenza di Feedback , l'organizzazione fondata da quel baldo giovine inglese di Tristram Stewart (qui a destra) al fine di combattere lo spreco di cibo nel mondo. Ma andiamo con ordine. La notizia. In Inghilterra è stato rilevato che circa il 44% del pane che si produce quotidianamente finisce invenduto e di conseguenza buttato via. Vuoi il fornaio che, se vuol tenersi cari i suoi clienti, non può certo vendere il pane un po' durino  del giorno prima, vuoi i supermercati che non possono venderlo una volta superata la data di scadenza, vuoi i ristoranti e fast food che eliminano croste e avanzi da fette c

Torta con farina di castagne

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E come promesso, coi miei tempi, eccola qua la ricetta di una delle mie torte preferite! Ingredienti: 120 gr di farina di castagne 100 gr di farina integrale 60 gr di zucchero di canna mascobado 2 uova vere 80 gr di nocciole  80 gr di cioccolato fondente 60 gr di olio di semi di girasole bio 1/2 bustina di lievito per dolci qualche cucchiaio di acqua un pizzico di sale Procedimento: Il procedimento è dei più classici. Montare le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso, al quale aggiungere poi l'olio. A parte, miscelare le farine, il lievito e il sale e unirle al composto. Aggiungere acqua fino a ottenere un impasto bello morbido ma non liquido e infine incorporare cioccolato e nocciole tritati grossolanamente. Infornare a 180° per una quarantina di minuti, anche se, come dico sempre, ognuno conosce il proprio forno e la prova stecchino è sempre quella decisiva. Lasciar raffreddare almeno un minimo e godersi questa coccola. Era d

Scendere in piazza: quando, come e perchè

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Nell'ultima settimana non si è fatto altro che parlare di famiglie, di omosessualità, di uteri in affitto, di adozioni, di natura e contronatura. Tante parole dette a proposito e tantissime a sproposito, ognuno ha la sua ricetta, le sue argomentazioni, la sua idea di famiglia. E ognuno ha il sacrosanto diritto di dire la sua, per carità. Sta di fatto che sui social network è passato di tutto di più, e proprio su facebook, da un paio di giorni, gira il video di un giornalista che ha intervistato un po' di persone presenti sabato scorso al Circo Massimo. Roba da far accapponare la pelle se solo non ci si ferma a sbellicarsi dal ridere sentendo, ad esempio, il prete che dice che il matrimonio è una legge naturale (eh?!) o il tizio vestito da Garibaldi che nega la presenza di eventuali gay tra i Mille perchè "prima c'era più serietà" (uhm, forse ha ragione quindi la signora che ci spiega che l'omosessualità è una moda del momento dettata da "condizionament