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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

Per ogni maledetta Aushwitz

Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi, è nell'aria . (ovviamente) Primo Levi Questa frase la ricordo da quando lessi Se questo è un'uomo , e non l'ho più dimenticata. Mette paura. Responsabilizza. E fa bene, perchè di Aushwitz ce n'è ancora tante, troppe. Perchè una sola è già troppo.

Frittata veg con patate e carote

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Di questi tempi, col freddo che fa, le galline vere, ossia non quelle fabbricate appositamente per produrre uova, sono abbastanza parche, quindi al mercato dei contadini le uova non si trovano, quelli che le hanno ne hanno così poche che se non sei al mercato appena aprono i banchetti, non hai nessuna speranza. E allora con cosa si fa una bella frittata? Con lo stesso ingrediente con cui a volte si sostituiscono le uova nelle polpette o negli hamburger: la farina di ceci, ingrediente che adoro! Avete mai mangiato la cecina a Pisa e dintorni? Non è altro che acqua, farina di ceci, sale e qualche odore tipo pepe o rosmarino, ma è di una bontà commovente! Tornando a noi, e a quello che invece i nostri modesti fornelli possono offrire, oggi a pranzo, in tre compreso l'ospite dell'ultimo minuto, ci siamo spazzolati questa qui Sembra una frittata, vero? A Fra piace addirittura di più! Io la faccio così: Ingredienti: 150 gr di farina di ceci, 100 ml di acq

La bellezza è negli occhi di chi guarda

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Vivo in questa casa ormai da tre anni e mezzo. Pensavo di conoscere i panorami che vedo dalle finestre dei vari lati dell'appartamento, con i relativi adeguamenti stagionali: da un lato c'è il cortile interno con la magnolia che si veste e si spoglia dei suoi giganteschi fiori bianchi, la parte più alta della torre degli Asinelli, i colli, anche loro vestiti di bianco o di verde a seconda della stagione, il palazzo di fronte di cui ormai conosco per forza di cose gli inquilini, i camini fumanti o meno; dall'altro lato, il cortile dell'università, gli alberi del parco che sta sulla via parallela e che sovrastano in altezza i palazzi di fronte e, appunto, i palazzi di fronte, anche loro con inquilini più o meno noti, come la coppia mista con i figli bellissimi, il pianista, la famiglia algerina la cui madre prepara un couscous divino, la vecchina sempre affacciata alla finestra del primo piano che ti sorride se per caso dalla strada alzi la testa...ma solo qualche mese f

L'Argentina si difende dalla Monsanto

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Ci tenevo a cominciare l'anno con una buona notizia. Avrei preferito giungesse dall'Italia ma, caso strano, non mi sono imbattuta in nessuna particolare buona notizia italiana, bensì in questa proveniente dalla città di Cordoba, a circa 650 chilomentri da Buenos Aires. immagine tratta dal web  Dei crimini compiuti da Monsanto e simili abbiamo già accennato qui , qui e qui . Che le sue pratiche dimostrino quanto poco interessi ai suoi dirigenti la salute dei consumatori, la dignità dei contadini e la tutela dell'ambiente è cosa ormai risaputa. E si fonda proprio su questa presa di coscienza,  nonché sulle proteste dei cittadini argentini, la sentenza della Sala Segunda de la Camara del Trabajo de Cordoba di un paio di giorni fa, la quale vieta alla Monsanto la costruzione di una fabbrica di mais (ma il mais non si coltivava, un tempo?) transgenico a Malvinas Argentinas, in provincia, appunto, di Cordoba. La sentenza infatti, conseguente a un rapporto svolto da Rau

Buon anno e buona vita!

" Il nostro paese si è abituato a credere di essere (non ad essere) troppo ricco. A tutti i livelli sociali, perché i consumi e gli sprechi livellano e le distinzioni sociali scompaiono, e così il senso più profondo e storico di "classe". Noi non consumiamo soltanto, in modo ossessivo: noi ci comportiamo come gli affamati nevrotici che si gettano sul cibo (i consumi) in modo nauseante. Lo spettacolo dei ristoranti di massa (specie in provincia) è insopportabile. La quantità di cibo è enorme, altro che aumenti dei prezzi. La nostra "ideologia" nazionale, specialmente nel Nord, è fatta di capannoni pieni di gente che si getta sul cibo. La crisi? Dove la si vede la crisi? Le botteghe di stracci (abbigliamento) rigurgitano, se la benzina aumentasse fino a mille lire tutti la comprerebbero ugualmente. Si farebbero scioperi per poter pagare la benzina. Tutti i nostri ideali sembrano concentrati nell'acquisto insensato di oggetti e di cibo. Si parla già di accapa