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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

Un po' di dolcezza: vegan cookies di farro

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Cucinare è una delle cose che mi rilassano, mi permettono di scaricare tensione, mi aiutano a pensare...Anche lo yoga mi fa lo stesso effetto, ma almeno cucinando si raggiunge anche un qualche scopo collaterale, tipo mangiare! Dopo un po' di prove, ho trovato finalmente la "ricetta perfetta" dei biscotti, trovando conferma del fatto che burro e uova sono assolutamente non indispensabili per preparare dei biscotti buonissimi! L'ispirazione me l'ha data Valentina , poi ho proseguito di testa mia e ho sperimentato biscotti al limone e zenzero, biscotti alle noci e alle nocciole e questi cookies che ho fatto in quantità industriale visto che, offri qua regala là, finivano sempre nel giro di due giorni. Quindi sappiate che le seguenti dosi sono per due teglie belle piene, credo per una cinquantina di biscotti (non li ho contati quando li ho infornati e dopo è stato impossibile...). Ingredienti: 600 gr di farina di farro integrale, 100 gr di zucchero di ca

Pensieri e parole

I pensieri sono i miei, quelli che mi ronzano ultimamante in testa, e che mi tengono lontana dal blog e anche un po' dal pc in generale. Tempo di decisioni, di riflessioni. Già l'autunno ci mette del suo a rendermi le cose meno facili che in estate, poi si aggiunge la necessità di prendere decisioni, situazione che odio, e la necessità conseguente di riflettere, azione di cui, a dire il vero, in trent'anni e oltre non mi è ancora chiaro lo svolgimento (si stendono dei pro e dei contro, si fa la somma e si vede chi vince? Ci si immagina le conseguenze di una decisione o dell'altra, che tanto poi non saranno mai quelle immaginate?), ragion per cui alla fine decido "con la pancia", o con il cuore, o d'istinto, insomma il concetto è lo stesso. Resta però il fatto che, come dicevo, non essendo questo uno spazio su cui riverso i miei pensieri a briglie sciolte, me ne sto zitta, o almeno senza dita sulla tastiera, a consultarmi appunto con il mio ombelico. Le

Mare chiuso

Ci sono certi pensieri che non passano. Mi succede da quando ero piccola, quando mi capitava di ascoltare una brutta notizia anche per caso, o di sapere di qualcuno a cui era successo qualcosa di brutto. Magari ne parlavo con qualche adulto, mi spiegava, mi consolava, poi mi distraeva e via verso nuove ed esilaranti avventure! E invece no, a me rimaneva il chiodo fisso, un pensiero latente, per ore, per giorni, quel qualcosa che non mi torna, che non è giusto, quell'intuizione che il mondo non è sempre bello, che gli uomini possono essere cattivissimi, e il sincero sbigottimento davanti a questa scoperta. Così mi sta succedendo per la morte di tutte quelle persone in mare. Non passa. Mi fa ancora troppa rabbia e infinita tristezza. E quindi, perdonatemi, ci ritorno. Segnalandovi il trailer del documentario prodotto da ZaLab per la regia di Andrea Segre, di cui vi avevo segnalato un bello e lucidissimo articolo qui . Che vuol dire "respingimento" (che brutta parola in te

Polpettine vegane di quinoa e zucchine

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Domenica scorsa siamo andati a cena in un bel paesino nella campagna qui vicino, a casa di due splendidi amici. Considerando che su cinque persone una era celiaca e vegetariana e una intollerante al grano, e che io non mi lascio spaventare dallo spinoso terreno della cucina senza glutine , mi sono offerta per l'antipasto e ho passato un piovoso pomeriggio domenicale rilassandomi a formare palline...Palline che hanno avuto un gran successo e di cui mi è stata richiesta pubblicazione della ricetta. Cara Men e cara Picci, eccola qua! Ingredienti per circa 40 polpettine (che se poi vi avanzano potete congelarle, così, come dice mia madre, "impicciate" la cucina una volta sola!): 120 gr di quinoa (cresce a dismisura!), 2 zucchine, una patata media, un pugno di farina di riso, una manciata di semi di sesamo, sale e spezie. Procedimento Lavare bene la quinoa e metterla in una pentolina coperta d'acqua leggermente salata (più o meno due dita in più dell

L'empatia perduta (o mai avuta?)

Ieri mi sono imbattuta in questo articolo di Andrea Segre, che fa una lucida e condivisibile, a mio parere, analisi della questione immigrazione in Italia e in Europa. Mi ha fatto molto pensare e vi consiglio di prendervi 5 minuti per leggerlo, ma non voglio discutere qua dell'articolo di Segre, bensì di una citazione che una commentatrice all'articolo riportava dal De rerum natura di Lucrezio: ...bello, quando sul mare si scontrano i venti e la cupa vastità delle acque si turba, guardare da terra il naufragio lontano. Non ti rallegra lo spettacolo dell’altrui rovina, ma la distanza da una simile sorte. Non ti rallegra lo spettacolo dell'altrui rovina (e ci mancherebbe, aggiungerei io!), ma la distanza da una simile sorte. Ecco, è questo che mi ha fatto pensare, la distanza da una simile sorte, il non avere idea di chi siano e cosa abbiamo passato e stiano passando quelle persone e peggio ancora il non chiederselo neanche. Non voglio parlare delle scelte polit

La furia di Banshee

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Leggo tanto ma recensisco poco, e, come tanti di voi sapranno, mi piace segnalare libri per bambini, libri che sembrano per bambini ma che piacciono ancor di più agli adulti, o libri che sono per bambini ma che sono perfetti da regalare anche agli adulti. Quello di oggi è uno di questi ultimi, tant'è che io me lo sono regalato, un paio di anni fa.  Ero in libreria, impegnata a "fare pulizia" tra gli scaffali, ossia a valutare le stampe di quello che secondo il programma gestionale della libreria andava reso. Si sa, al computer interessa poco di belle illustrazioni, di piccoli editori indipendenti, di libri scritti bene ma poco promossi; il computer si chiede semplicemente "quando è arrivato il libro? Quante copie ne hai vendute? Nessuna?! Beh, via, che torni da dov'è venuto!" E se il libro era lì in una sola copia, che magari era anche stata esposta ma poi era finita a scaffale per far posto alle altre incombenti novità, difficilmente si sarebbe venduto