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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

Deodorante per ambienti antizanzare

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Come ormai sa chi mi conosce, il mio armadietto dei prodotti di pulizia della casa non contiene praticamente quasi nessun prodotto industriale, se togliamo il detersivo per il bucato alla spina. Il resto è fondamentalmente costituito da aceto, bicarbonato, acido citrico, limone e oli essenziali. Perciò, quando su GocceD'aria ho letto del contest Io lavo eco, I love eco, indetto da Daria e da VerdeVero non ho potuto non partecipare! E per l'occasione ho messo a punto uno spray per ambienti in versione estiva. Io l'estate l'adoro, in ogni suo aspetto, adoro persino il canto delle cicale che va avanti dalla mattina alla sera diventando sottofondo musicale di intere giornate. Ma forse dire "in ogni suo aspetto" non è corretto: c'è una presenza, in estate, che non è che mi metta proprio di buonumore,: le zanzare! Da queste parti poi non ci facciamo mancare niente, non so se voi vi accontentiate di zanzarine qualunque; noi no, noi facciamo sul serio, noi so

Di anniversari, lotte e libri - Rita Atria

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Oggi è il 61° anniversario dela morte di Evita Peron, ma è anche il 21° anniversario della morte di una donna molto meno famosa, Rita Atria, figlia di un boss mafioso (ucciso quando lei aveva 11 anni), colaboratrice di giustizia, come si suol dire. Suicidatasi a soli 18 anni, dopo la notizia dell'attentato al giudice Borsellino. Molto meno famosa, dicevo, anche solo in Italia non tutti sanno chi sia.  A chi la conosce e a chi non ne a mai sentito parlare, segnalo la sua biografia, "Rita Atria. La picciridda antimafia", scritto dalla giornalista Petra Reski e pubblicato da Nuovi Mondi. Si legge in qualche ora ma si ricorda per molto più tempo.   E a proposito di mafia e di letteratura, vi lascio con una citazione di Leonardo Sciascia, che risale addirittura al 1970. «Secondo una teoria geologica, per il riscaldamento del pianeta, la linea di crescita delle palme sale verso il nord di un centinaio di metri all'anno. Per questo motivo, fra un certo num

Consigli di lettura per l'estate 2013

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Eccoci qua anche quest'anno per gli scambi di consigli di letture! Non che per il resto dell'anno non abbia senso...ma si sa, le persone in estate leggono di più (o soltanto...), e la scorsa estate qualche buon consiglio l'ho ricevuto anch'io grazie ai vostri commenti; infine non ho sempre il tempo di caricare e scaricare tutte queste immagini (e mi piace di più mettere l'immagine del libro di cui parlo), andare a cercare la copia di un libro letto magari qualche anno fa per rinfrescare la memoria (i libri in casa mia non hanno alcun ordine di collocazione...), o andare sui siti appositi per i libri di cui non possiedo ancora copia. Per cui, come si dice...meglio una volta l'anno che mai! Inoltre, quest'anno ho deciso di citare anche i traduttori per quanto riguarda i libri stranieri: come dice Silvia , "i libri non si traducono da soli", questa considerazione, nonché l'aver conosciuto personalmente una traduttrice (per di più di poesia), e l

Farro, zucchine e il primo pomodoro maturo

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Che questa sia una strana estate ce ne siamo accorti tutti: è arrivata tardi, il freddo non passava più, tanta pioggia...Noi ce ne siamo accorti anche dal fatto che i nostri pomodori non si decidevano a diventare rossi e solo oggi, con somma soddisfazione, siamo riusciti a mangiare il primo!  L'abbiamo immolato in un piatto semplicissimo ma davvero gustoso e dal sapore decisamente estivo! Questi i nostri ingredienti: 160 gr di farro integrale, che abbiamo comprato all'ormai noto mercato da un simpatico signore che, dopo la pensione, ha pensato bene di mettersi, appunto, a coltivare farro con metodi naturali; una zucchina di medie dimensioni, anche quella comprata allo stesso mercato perché quest'anno abbiamo deciso di non piantarle (necessitano di troppo spazio e troppa acqua, non vale la pena); il pomodoro tondo maturo; un pezzetto di aglio fresco tritato (quanto mi piace l'aglio fresco!) una manciata di gomasio , un giro di olio e.v.o., qualche foglia

Ricicla, riusa, RIPARA!

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Sono troppo orgogliosa di noi, senza falsa modestia, perchè quando ci vuole ci vuole! Piccola premessa. Per il primo compleanno che ho festeggiato in questa casa, ossia tre anni fa, i miei amici, oltre a un barbeque (regalo spudoratamente interessato), mi hanno regalato un ombrellone, al quale mi sono molto affezionata non solo per la sua innegabile utilità, ma anche perchè è stato personalizzato la sera stessa della festa con tutte le firme dei presenti. Ora, ieri mattina, come di solito, Fra va ad aprirlo, altrimenti sarebbe inimmaginabile fare colazione sul terrazzo: gira che ti rigira la manovella, l'ombrellone non accenna ad aprirsi...Nooo!!!! Come si fa?! Il mio ombrellone "firmato"!!! E al di là di questo, che era per me il dispiacere più grosso, non so se ci intristiva di più cacciare nei rifiuti questa mole di ferro, plastica e tela (quella probabilmente l'avremmo riciclata) o spendere tra i 100 e i 150 euro per un ombrellone nuovo. Abbiamo provato a ipoti

Le mie marmellate di fragole

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Per la serie "meglio tardi che mai", anche io quest'anno mi sono cimentata nella marmellata homemade, soprattutto dopo aver capito quanto fosse semplice e quanti pochi e altrettanto semplici ingredienti necessitassero. Per ora ho fatto solo la marmellata di fragole, ma con due diverse ricette, entrambe dal risultato eccezionale! Per la prima mi ha ispirato mia sorella . Di solito con le sue creazioni mi rifaccio solo gli occhi, e le papille gustative quando ci vediamo (e lì il dolce non manca mai!), quasi mai ripeto le sue ricette, perché la sua è "alta pasticceria" e qui invece siamo di capacità decisamente più modeste. Ma quando ho visto il suo post della marmellata di fragole mi sono detta: "ma questa la posso fare anch'io!" e via a comprare un kilo abbondante di fragole al mercato! Io ho modificato leggermente gli ingredienti, diminuendo lo zucchero e usando, come sempre, quello integrale di canna, e aggiungendo (comunque dietro consiglio

Stripbook by Marco Petrella

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Ma questo non era anche un blog in cui si parlava di libri?! E allora! In realtà mi è venuta voglia di scrivere un post su un libro quando ho aperto Stripbook, non che non ne abbia letti di belli e meritevoli ultimamente, ma questo l'ho trovato così speciale che non potevo tenermelo per me! Mi piace perché è una specie di graphic novel, e dico "specie" perchè è più graphic che novel. Mi piace perché è un libro che parla di libri, argomento oltremodo interessante. Mi piace perché è pubblicato da una giovane casa editrice indipendente (con un bellissimo logo secondo me!). Direi sufficienti e ottimi motivi per scriverci su due righe. Marco Petrella, l'autore, fumettista e illustratore, tra le altre cose pubblica ogni venerdì sull' Unità la recensione di un romanzo in forma di striscia. Stripbook raccoglie molte di queste strisce e ne aggiunge di inedite; ma non è una raccolta meramente didascalica perchè Stripbook ha un protagonista, il libraio Arturo.

L'uomo che porta la luce laureando analfabeti

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I viaggi in treno sono ormai quasi le uniche occasioni in cui compro il quotidiano in formato cartaceo, così venerdì scorso ho fatto Bologna-Firenze con il Venderdì di Repubblica , e ho letto un articolo che ho subito pensato di condividere qua, visto che di "good news" non se ne sentono da un po' e magari a un po' di voi non è passato tra le mani il Venerdì della settimana scorsa e, come me, non conosceva questa realtà. Il titolo dell'articolo è lo stesso di questo post, è stato scritto dalla giornalista Antonella Barina, ed è dedicato a Bunker Roy , fondatore del  Barefoot College (Università dei piedi scalzi), in Rajasthan. Il Barefoot College ammette solo donne e solo donne molto povere provenienti da sperduti villaggi dell'Africa o dell'Asia; donne tra i 35 e i 50 anni, spesso già nonne di parecchi nipoti a cui il governo indiano paga il viaggio in Rajasthan e la permaneza di sei mesi al College. Qui, superando le barriere linguistiche, lavorand

Non è successo niente

O mi sbaglio? Pareva che scomparisse google friend connect, invece i miei girasoli sono sempre lì bel belli che sorridono alla sinistra dei post. Doveva sparire google reader e quindi iscriviti altrove per non perdere l'elenco dei blog che segui e che non hai avuto tempo o voglia di inserire nel tuo blogroll, e invece "i miei blog" sono sempre lì, con il loro incipit di post, uno dietro l'altro a darmi il buongiorno. Io, onestamente, non l'ho capita.