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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

Jose Mujica, il presidente povero

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Mi sono imbattuta in questa notizia qualche settimana fa e non potevo non condividerla. In questa mattinata libera ve la racconto. Jose Mujica è il presidente dell'Uruguay e ha deciso di devolvere il 90% del proprio stipendio alle famiglie più povere del territorio, nonchè di ospitare un nutrito numero di senzatetto nella residenza presidenziale. Tanto lui preferisce vivere in campagna! Sostiene se stesso, sua moglie, senatrice, e i suoi cani con 775 dollari al mese e i proventi del suo orto, i cui prodotti vende in un mercatino popolare. Qui sotto un servizio che la BBC  ha dedicato al "Presidente povero", è in spagnolo, ma anche per chi non conosce la lingua è abbastanza comprensibile. E poi sono comunque interessanti le immagini: ho trovato particolarmente dissonante la scorta della polizia, dovutagli in quanto Presidente della Repubblica, davanti a quella che assomiglia più a una baracca di nomadi che a una residenza presidenziale! Sicuramente la decisione di

Il dado è fatto

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Saranno un paio d'anni che continuiamo a dire "facciamo il dado vegetale?", "Sì quest'inverno facciamo il dado!" Poi si sa, tra il dire e il fare, ci sono di mezzo lavoro, letture, uscite, cene con gli amici, pigrizia, riposo e (finalmente) la primavera e quindi la scomparsa di brodo e zuppe e il dado non si è fatto nemmeno quest'anno... Ma stavolta l'ho presa di petto: detto e (ovvio dopo qualche settimana, non è da me essere così dinamica e risolutiva...) fatto! Giustifico questa pigrizia incolpando il destino, che forse mi ha fatto aspettare fino ad ora affinchè mi imbattessi in una ricetta del dado vegetale autoprodotto a crudo. Preferisco sempre, quando possibile, usare le verdure crude o cuocerle il meno possibile, così che mantengano tutte le loro proprietà nutritive e finora avevo sempre trovato ricette che prevedevano la cottura degli ingredienti. Quando poi, un paio di martedì fa, al mercato ho trovato anche le carote, ho pensato che al

Muffin con farina d'orzo, mele e uvetta

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Nuova puntata sul mio personale percorso di conoscenza delle farine. Dopo le riuscitissime esperienze con la farina di farro ( torta e biscotti ) e in attesa che il panificatore di casa faccia il pane al farro, ho provato la farina d'orzo. Per questa farina ho cominciato con i muffin, mio vecchio cavallo di battaglia che non preparavo da tantissimo tempo. La ricetta base che uso per i muffin è  questa di mia sorella Gabry, cake designer e pasticciera sopraffina, alla quale però ho osato fare qualche modifica, cambiando qualche dose e sostituendo l'olio al burro, come per tante altre preparazioni che lo richiedono. I miei ingredienti: 200 gr di farina d'orzo integrale 120 gr di zucchero di canna integrale 100 gr di ricotta 1 uovo 70 ml di olio di semi due mele di media dimensione 50 gr di uvetta una bustina di lievito un pizzico di sale un pizzico di cannella latte q.b. (circa mezzo bicchiere) Procedimento: Mescolare tutti gli ingredienti secchi, aggiu

Le api scompaiono e la Bayer guadagna

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Da un po' non propongo notizie su cui riflettere e discutere. Avete mai sentito parlare della massiccia morìa delle api degli ultimi decenni? Pare sia dovuta a un pesticida prodotto e commercializzato dalla Bayer. La notizia della scomparsa delle api non è nuova. Dagli anni '80 si assiste a questo fenomeno, denominato CCD (Colony Collapse Disorder) : in Europa e negli Stati Uniti milioni di api nel corso di questi decenni non hanno fatto ritorno agli alveari, che non sono stati ricolonizzati, come se fossero infetti. Il termine è stato coniato negli Usa, che per primi hanno assistito al fenomeno, ma anche in Europa, già dagli anni '90, si osservava questa preoccupante scomparsa di massa. Sta di fatto che appunto da anni si cercano le cause della perdita di circa un terzo degli alveari. Tre sono state le cause principalmente studiate: stress nutrizionali, patogeni e pesticidi. Inizialmente era stata presa in considerazione anche l'eccessiva presenza di onde elettrom

Il melino fantasma

Qualche giorno fa a qualcuno sarà capitato di vedere su questo blog un post che parlava di un liquore buonissimo che ho assaggiato e che mi piacerebbe tanto rifare. Il liquore è fatto con i semi di mela ma ha un marcato (e devo dire prelibato) gusto di mandorla. Nei commenti un'amica blogger mi ha fatto notare che quel prelibato gusto è dovuto a una sostanza, l'amigdalina, che potrebbe essere tossica per il nostro organismo. Dopo questo "allarme", sono andata immediatamente alla ricerca di approfondimenti al riguardo, sia via web, sia parlandone con persone competenti. Di seguito riporto in breve quanto ho scoperto. L'amigdalina è un glicoside contenuto nelle mandorle amare e nei noccioli della frutta, eccetto gli agrumi, in quantità maggiore nei noccioli di pesche e albicocche, in quantità minore nei semi di mele, pere, uva, anguria e altra frutta; è "un glucoside cianogenico, ovvero capace di liberare acido canidrico" (fonte Wikipedia): insomma, reag

Pseudonutella o crema spalmabile di nocciole e cioccolato

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Una delle cose che mi manca di più da quando la colazione cerco di farla con cose autoprodotte o comunque naturali, è quella famosa crema di cioccolato e nocciole altrimenti detta "nutella". Io non sono una grande fan dei dolci, però sostengo tre principi: - la colazione è sacra - a colazione tutto è permesso - iniziare la giornata con del cioccolato dà energia e mette di buonumore. Quindi dicevo, la nutella, costituita da mille ingredienti tra cui un sacco di zuccheri complessi e di grassi "cattivi", è stata una delle prime cose a sparire dalla dispensa. Qualche volta mi sono concessa la sua sorella equa e solidale, ma quasi subito mi sono detta: "ok non diamo i soldi alla multinazionale e spendiamoli meglio ma, sul discorso salute, gli ingredienti potranno essere qualitativamente un po' migliori ma non è che la producano nella casa nella prateria..." Quindi che si fa per soddisfare quella sana voglia di cioccolata mattutina? Si usa la parola magi