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Visualizzazione dei post da 2012

Buoni propositi e felicità

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No, non ho deciso di abbandonare a se stesso il blog, non sono scappata con Babbo Natale, ho solo lavorato tanto, consigliato e venduto libri (mai abbastanza!), fatto lavoretti natalizi con bambini, confezionato regalini, ho trascorso due giorni con la bella e calda famiglia pisana che sento sempre più mia (la mia era troppo lontana da raggiungere in due giorni), ho dormito ogni volta che è stato possibile e, onestamente, ho acceso il pc giusto per leggere posta e notizie. Quindi scusate se non avete ricevuto i miei auguri di Natale, d'altra parte il Natale lo sento sempre abbastanza poco, non essendo cattolica e nemmeno molto consumista, quindi sarebbero stati auguri poco "sentiti". L'inizio dell'anno invece è diverso, anche se avrei da ridire anche su quello...Non è per polemizzare ma ho sempre trovato difficile, calendario a parte, vedere un inizio nel bel mezzo dell'inverno. Io Capodanno lo festeggerei il 21 marzo! In primavera sì che c'è inizio, rin

Non buttare le bucce d'arancia

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Da quando è nato il blog non ho mai fatto periodi di assenza così lunghi! Ho vari post iniziati da corredare di foto, di ricette, da finire di scrivere; mi è capitato di leggere notizie che vorrei condividere e commentare con i lettori; ho fatto i muffin all'arancia, il balsamo labbra, focacce di farro; ho letto libri di cui vorrei parlare; ho materiale tale da pubblicare tre post al giorno e non riesco a concluderne uno in dieci giorni. Per non parlare della lentezza con cui seguo i blog che mi interessano. Ma va beh, passerà Natale, il lavoro calerà e, spero, sarò meno stanca e con un po' di tempo in più da passare al pc. E intanto stamattina vi racconto delle bucce d'arancia essiccate. Martedì scorso abbiamo comprato una cassetta di arance al mercato e tutte le mattine ci stiamo deliziando con delle ottime e dolcissime spremute. Solo che, a buttar via i resti delle arance spremute si riempie praticamente mezzo secchio dell'immondizia e, da quando ho conosciuto Pao

Integralista no ma integrale tanto

Spesso, quando pubblico ricette, specifico che zucchero, farina o altri ingredienti sono integrali; non lo faccio così tanto per, non è come scrivere accanto a un ingrediente la parola "biologico", credo la scelta di ingredienti biologici o meno spetti solo a chi li usa e li consuma e non trovo necessario specificarlo in una ricetta; ma tra le versioni integrale e non dello stesso ingrediente c'è una differenza strutturale. Nell'immaginario comune l'alimento integrale è associato a qualcosa di più salutare (vero), di dietetico, magari di dimagrante: a volte, soprattutto le persone molto giovani, cadono dal pero se dici loro che l'alimento integrale spesso ha di per sè più calorie di quello raffinato :) Quello che cambia sono sostanzialmente i principi nutritivi e le componenti dell'alimento ; la raffinazione di solito toglie qualcosa che invece era utilissima o aggiunge qualcosa di cui avremmo fatto volentieri a meno. Ho già parlato qui dell'enorme

Chips di mele essiccate

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Era da un po' che avevo in mente di essiccare le mele, quello che mi frenava più di tutto era che non possiedo un essiccatore (quanto mi piacerebbe che Babbo Natale me lo portasse insieme a una centrifuga...) e l'uso prolungato del forno risultava un po' dispendioso. Però qualche giorno fa mi è venuta un'idea: in casa nostra, tra pani e dolci, il forno si usa abbastanza spesso, allora perchè non sfruttarne il calore residuo? Così, mentre cuoceva il pane, mi sono messa velocemente all'opera! Avevo già gironzolato per il web leggendo i vari metodi, poi ho messo a punto il mio. queste le meline che ho usato, in versione un po' più "attempata" di come le vedete in foto Ingredienti: 4 mele piccole, se sono un po' raggrinzite è anche meglio, contengono già di per sé meno acqua e seccano prima; un po' di zucchero di canna integrale (facoltativo) un po' di succo di limone Procedimento: Ho sbucciato le mele e le ho affettate sottilment

Jose Mujica, il presidente povero

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Mi sono imbattuta in questa notizia qualche settimana fa e non potevo non condividerla. In questa mattinata libera ve la racconto. Jose Mujica è il presidente dell'Uruguay e ha deciso di devolvere il 90% del proprio stipendio alle famiglie più povere del territorio, nonchè di ospitare un nutrito numero di senzatetto nella residenza presidenziale. Tanto lui preferisce vivere in campagna! Sostiene se stesso, sua moglie, senatrice, e i suoi cani con 775 dollari al mese e i proventi del suo orto, i cui prodotti vende in un mercatino popolare. Qui sotto un servizio che la BBC  ha dedicato al "Presidente povero", è in spagnolo, ma anche per chi non conosce la lingua è abbastanza comprensibile. E poi sono comunque interessanti le immagini: ho trovato particolarmente dissonante la scorta della polizia, dovutagli in quanto Presidente della Repubblica, davanti a quella che assomiglia più a una baracca di nomadi che a una residenza presidenziale! Sicuramente la decisione di

Il dado è fatto

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Saranno un paio d'anni che continuiamo a dire "facciamo il dado vegetale?", "Sì quest'inverno facciamo il dado!" Poi si sa, tra il dire e il fare, ci sono di mezzo lavoro, letture, uscite, cene con gli amici, pigrizia, riposo e (finalmente) la primavera e quindi la scomparsa di brodo e zuppe e il dado non si è fatto nemmeno quest'anno... Ma stavolta l'ho presa di petto: detto e (ovvio dopo qualche settimana, non è da me essere così dinamica e risolutiva...) fatto! Giustifico questa pigrizia incolpando il destino, che forse mi ha fatto aspettare fino ad ora affinchè mi imbattessi in una ricetta del dado vegetale autoprodotto a crudo. Preferisco sempre, quando possibile, usare le verdure crude o cuocerle il meno possibile, così che mantengano tutte le loro proprietà nutritive e finora avevo sempre trovato ricette che prevedevano la cottura degli ingredienti. Quando poi, un paio di martedì fa, al mercato ho trovato anche le carote, ho pensato che al

Muffin con farina d'orzo, mele e uvetta

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Nuova puntata sul mio personale percorso di conoscenza delle farine. Dopo le riuscitissime esperienze con la farina di farro ( torta e biscotti ) e in attesa che il panificatore di casa faccia il pane al farro, ho provato la farina d'orzo. Per questa farina ho cominciato con i muffin, mio vecchio cavallo di battaglia che non preparavo da tantissimo tempo. La ricetta base che uso per i muffin è  questa di mia sorella Gabry, cake designer e pasticciera sopraffina, alla quale però ho osato fare qualche modifica, cambiando qualche dose e sostituendo l'olio al burro, come per tante altre preparazioni che lo richiedono. I miei ingredienti: 200 gr di farina d'orzo integrale 120 gr di zucchero di canna integrale 100 gr di ricotta 1 uovo 70 ml di olio di semi due mele di media dimensione 50 gr di uvetta una bustina di lievito un pizzico di sale un pizzico di cannella latte q.b. (circa mezzo bicchiere) Procedimento: Mescolare tutti gli ingredienti secchi, aggiu

Le api scompaiono e la Bayer guadagna

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Da un po' non propongo notizie su cui riflettere e discutere. Avete mai sentito parlare della massiccia morìa delle api degli ultimi decenni? Pare sia dovuta a un pesticida prodotto e commercializzato dalla Bayer. La notizia della scomparsa delle api non è nuova. Dagli anni '80 si assiste a questo fenomeno, denominato CCD (Colony Collapse Disorder) : in Europa e negli Stati Uniti milioni di api nel corso di questi decenni non hanno fatto ritorno agli alveari, che non sono stati ricolonizzati, come se fossero infetti. Il termine è stato coniato negli Usa, che per primi hanno assistito al fenomeno, ma anche in Europa, già dagli anni '90, si osservava questa preoccupante scomparsa di massa. Sta di fatto che appunto da anni si cercano le cause della perdita di circa un terzo degli alveari. Tre sono state le cause principalmente studiate: stress nutrizionali, patogeni e pesticidi. Inizialmente era stata presa in considerazione anche l'eccessiva presenza di onde elettrom

Il melino fantasma

Qualche giorno fa a qualcuno sarà capitato di vedere su questo blog un post che parlava di un liquore buonissimo che ho assaggiato e che mi piacerebbe tanto rifare. Il liquore è fatto con i semi di mela ma ha un marcato (e devo dire prelibato) gusto di mandorla. Nei commenti un'amica blogger mi ha fatto notare che quel prelibato gusto è dovuto a una sostanza, l'amigdalina, che potrebbe essere tossica per il nostro organismo. Dopo questo "allarme", sono andata immediatamente alla ricerca di approfondimenti al riguardo, sia via web, sia parlandone con persone competenti. Di seguito riporto in breve quanto ho scoperto. L'amigdalina è un glicoside contenuto nelle mandorle amare e nei noccioli della frutta, eccetto gli agrumi, in quantità maggiore nei noccioli di pesche e albicocche, in quantità minore nei semi di mele, pere, uva, anguria e altra frutta; è "un glucoside cianogenico, ovvero capace di liberare acido canidrico" (fonte Wikipedia): insomma, reag

Pseudonutella o crema spalmabile di nocciole e cioccolato

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Una delle cose che mi manca di più da quando la colazione cerco di farla con cose autoprodotte o comunque naturali, è quella famosa crema di cioccolato e nocciole altrimenti detta "nutella". Io non sono una grande fan dei dolci, però sostengo tre principi: - la colazione è sacra - a colazione tutto è permesso - iniziare la giornata con del cioccolato dà energia e mette di buonumore. Quindi dicevo, la nutella, costituita da mille ingredienti tra cui un sacco di zuccheri complessi e di grassi "cattivi", è stata una delle prime cose a sparire dalla dispensa. Qualche volta mi sono concessa la sua sorella equa e solidale, ma quasi subito mi sono detta: "ok non diamo i soldi alla multinazionale e spendiamoli meglio ma, sul discorso salute, gli ingredienti potranno essere qualitativamente un po' migliori ma non è che la producano nella casa nella prateria..." Quindi che si fa per soddisfare quella sana voglia di cioccolata mattutina? Si usa la parola magi

Tanti premi e poco tempo

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Ultimamente sto decisamente trascurando sia il mio blog che la lettura dei blog che seguo. Travolta dai lavori vari che mi sono piovuti addosso, faccio delle incursioni veloci nel web e nemmeno tutti i giorni. In queste incursioni ho scoperto di aver ricevuto ben tre premi! Mi emoziona sempre ricevere un blog-premio perchè altro non è che un pensiero da parte di qualcuno per te, un apprezzamento sincero per quello che scrivi e che cerchi di comunicare. Mi emoziona altrettanto girarli, perchè in questo modo riesco a dire "bravo/a e grazie, non per il singolo post ma per quello che scrivi, per quello che comunichi, per gli spunti che mi dai". Infatti di solito ci metto un po' a scrivere un post per un premio, perchè mi ci impegno, perchè ci metto del mio. Ecco, questo tempo ora non ce l'ho. oggi è il mio giorno libero dopo 9 giorni di lavoro e mi si sono accumulate tante di quelle cose da fare che se ne farò la metà sarò felice. Da un mese sto lavorando circa 75 ore a

Dentifricio in polvere autoprodotto #2

Il primo barattolino di dentifricio in polvere è giunto al termine, di tornare al vecchio e inutilmente schiumoso dentifricio industriale nessuna intenzione nè da parte mia nè di Fra; così, giacchè andava rifatto, ho voluto provare la ricetta di cesca . Mi incuriosiva molto l'utilizzo del tè verde in polvere, di cui sono sempre fornita , così ho messo a punto, con qualche modifica dovuta alla disponibilità degli ingredienti, il dentifricio al tè verde. Ingredienti: 3 cucchiai di argilla bianca, 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio (ci vado sempre piano col bicarbonato), 1 cucchiaino di sale marino integrale, 1 cucchiaino di salvia tritata, 1 cucchiaino di tè verde in polvere, 15 gocce di o.e. di menta Procedimento: Ho setacciato il bicarbonato, il sale e il tè e la salvia per renderne una polvere sottilissima, ho aggiunto l'argilla e l'olio essenziale di menta; ho chiuso il barattolo e agitato bene affinchè l'olio si amalgamasse bene al resto. Lo conservo n

L'Erbario delle Fate - B. Lacombe e S. Perez

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Da una blogger che fa la libraia, o una libraia che fa la blogger, ci si aspetterebbe molti più post sui libri, ma forse proprio perchè i libri sono il mio lavoro e il blog no queste due realtà non si incontrano spesso. Però oggi ho voglia di condividere un libro per me bellissimo. Attualmente sto leggendo un discreto mattoncino, di cui sicuramente scriverò appena terminate le oltre 400 pagine di documenti e testimonianze, e quindi, anche per festeggiare il mio ritorno al lavoro, mi sono fatta un regalo decisamente più leggero: quando l'ho visto in libreria non ho proprio potuto resistere! D'altronde i libri illustrati, e illustrati bene, esercitano quel fascino su di me che più spesso scarpe e borse esercitano sulla maggior parte delle donne. Quando l'ho portato a casa ero felice come una bambina e mi ci sono deliziata per tutta la sera, perdendomi nel racconto, nella corrispondenza del protagonista con sua moglie e con il Gabinetto delle Scienze Occulte, e incantand

Colori e pensieri d'autunno - Il mercato di Campi Aperti

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Io adoro il tepore della primavera e l'afa dell'estate, il freddo mi indispone, la pioggia solitamente di mette di cattivo umore e la neve mi diverte solo il primo giorno: per tradurre i miei pensieri d'autunno ci vorrebbero quei simbolini, tipo teschietto, fulmine, che si usano nei fumetti per sostituire parole che non sarebbe carino scrivere. Però non c'è che dire, i colori dell'autunno sono belli! E dove cercare un po' di colori qui in città, evitando l'inflazionato parco? Al mercato! Così martedì scorso ci siamo armati di macchina fotografica e, oltre alla spesa e all'aperitivo di rito, abbiamo fatto anche qualche scatto. Campi Aperti è un'associazione di contadini e coproduttori del territorio per la sovranità alimentare , che ha come principi di base la relazione diretta con i consumatori, l'agricoltura e l'allevamento di tipo biologico e biodinamico, la sostenibilità ambientale e un'economia solidale. Il mercato di Campi Aper

Oli aromatici autoprodotti

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Oltre ai metodi di essiccazione e congelamento , ho sperimentato un altro modo di utilizzare odori e spezie senza avere sempre a disposizione la pianta: l'autoproduzione di oli aromatici. Vista l'abbondanza degli ingredienti, ne ho prodotti diversi; per tutti ho usato olio extravergine d'oliva di un frantoio delle mie parti da cui ci riforniamo. Dopo essemi documentata tra web, libri e zie, ecco come ho proceduto, e, visto che ora sono pronti, posso garantirvi che il risultato è ottimo. Per l'olio all'aglio ho sbucciato 9 spicchi d'aglio abbastanza grossi, li ho messi in un barattolo di vetro da 1 litro e ho riempito di olio. Ho tenuto a macerare al buio per 15 giorni, dopodiché ho filtrato e imbottigliato (e già regalato una bottiglietta!). Dopo qualche giorno di macerazione gli spicchi d'aglio diventano bruni, non saprei dare la spiegazione tecnica di questo processo, ma so che è normale, che non è un segnale che abbiamo sbagliato qualcosa. L'

Torta con farina di farro, cioccolato e pere

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Dopo aver fatto (e rifatto) i biscotti con farina di farro , avevo voglia di fare qualche altro esperimento con questa farina che mi ha dato tanta soddisfazione! Così mi sono inventata una "rivisitazione" della torta di mele e cioccolato . Ho delegato la foto a Fra e al mio chiedere perchè l'avesse messa in un piatto così piccolo mi ha risposto che tanto di lì a poco ne avrebbe addentato una fetta, quindi il piatto piccolo era perfetto per ciò che sarebbe rimasto... Al mercato di martedì scorso ho trovato delle pere Williams, belle, dolci e succose, che ho quindi sostituito alle mele, anche perchè l'accostamento pere e cioccolato è notoriamente azzeccato! E in effetti la torta è stata un successone, e, benchè fosse destinata alla colazione, è sparita nel giro di qualche giorno, tra (poche) colazioni, merende e condivisione varia, anche perchè, essendo sperimentale, ho ridotto un po' le dosi. Ma veniamo al sodo! Ingredienti: 200 gr di farina di farro in

L'acqua di tutti e di qualcuno

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Stamattina ho voglia di parlare di un argomento che qualcuno considererà trito e ritrito: l'acqua in bottiglia. Ma facciamo che non mi dilungherò sui dati (decisamente preoccupanti) e vi racconterò una cosa che mi è successa qualche tempo fa e che mi ha fatto prendere una volta per tutte la decisione di non bere più per nessun motivo (almeno a casa mia) l'acqua imbottigliata. Come dicevo, i dati sono preoccupanti. Preoccupante è innanzitutto la logica che sta alla base dell'imbottigliamento dell'acqua: come si è potuti finire a far sì che alcuni soggetti (nello specifico multinazionali, mica mia zia) si siano appropriati di un bene pubblico? è un discorso che può valere per qualsiasi altro tipo di prodotto, perchè qualsiasi altro tipo di prodotto viene coltivato, o fabbricato, o elaborato, ma l'acqua è lì, sgorga dalla sorgente, come si può arrivare a che qualcuno se ne appropri e ce la rivenda? Non è surreale? Allora si potrà davvero finire per vendere l'a

Conservare e utilizzare le erbe aromatiche

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Il tempo sta decisamente cambiando e anche alcuni aromi del mio orto se ne stanno accorgendo, quindi è ora di fare qualcosa prima che l'inverno me li porti via! Ecco cosa ho fatto, sto facendo o penso di fare di ciascuno di loro, vedi mai che a qualcuno possa tornare utile qualche informazione. La stevia : ho dato una bella potata alla pianta, che ormai era diventata alta una sessantina di centimetri, sta seccando in rametti appesi in quello che chiamo il "cunicolo armadio" perchè cabina proprio non la si può definire, ma è sicuramente un posto buio e anche fresco e areato. La polverizzerò con il mortaio e finalmente potrò sperimentare qualche ricetta! La salvia : anche i rametti di salvia stanno seccando, però su un vassoio, con la parte superiore delle foglie rivolta verso il basso, di modo che non si arriccino, una parte la polverizzo per produrre il dentifricio , una parte la conserverò in foglie per farne delle tisane contro il raffreddore (contro il quale o